Gli esperti dell’INGV hanno reso noto che sotto l’Appennino meridionale si sta verificando una risalita di magma verso il livello della crosta terrestre.
Si tratta di un fattore per lo più sconosciuto, ma stando a quanto riferito dagli studiosi, potrebbe comportare un progressivo aumento dell’attività sismica in tutta l’area. Al momento, tuttavia, la situazione rimane comunque sotto controllo; gli studiosi dell’INGV ritengono ad ora poco probabile la formazione di vulcani attivi, o quanto meno in riferimento a tempi relativamente brevi.