ARPINO (FROSINONE). Ieri si giocava, per il campionato di Promozione, il match tra Arpino ed Itri. Il direttore di gara, la signorina Sara Mainella, a pochi minuti dal temine ha estratto il cartellino rosso ad un giocatore ospite, scatenando l’ira del difensore centrale Altobelli che si è scaraventato contro di lei riempiendola di insulti e parolacce. A dire il vero, ascoltando le testimonianze dei presenti, sembra che l’avesse presa di mira sin dall’inizio e che l’episodio dell’espulsione sarebbe stato solamente l’ultimo tassello di un mosaico di vergogna che ha contraddistinto la partita.
Fortunatamente l’intervento degli altri atleti ha evitato che la Mainella subisse violenza fisica, inevitabile data la rabbia dell’Altobelli. La gara, in quel momento sull’1a 1, è finita con la sospensione da parte dell’arbitro, sentitasi in pericolo, che comporterà la sconfitta dell’Itri per 3 a 0 a tavolino.
Vittoria o sconfitta, l’accaduto ha dell’incredibile. Il nostro calcio è totalmente malato e questi episodi ne sono la continua conferma.
Sempre ieri, infatti, nella seconda categoria aquilana, in Abruzzo, si giocava il match tra Collarmele e Cese. Sul punteggio di 6 a 0 per i locali, l’arbitro ha fischiato un fuorigioco agli ospiti. Il gioco sembrava riprendere nella normalità, quando l’attaccante finito in off-side si è avvicinato al direttore di gara e gli ha sferrato un pugno in pieno volto, mandandolo al pronto soccorso. Anche qui la gara è stata sospesa e verrà assegnata la vittoria a tavolino.