Arresti Asl2, Olivieri: “Da due anni diciamo che bisogna intervenire”. Sanità sotto osservazione

“In relazione alla bufera giudiziaria che sta interessando la Asl2 Chieti-Lanciano-Vasto ci corre l’obbligo di ricordare, a chiare lettere, che da circa due anni abbiamo rappresentato, a tutti i livelli politici e amministrativi, la necessità di avvicendare l’intera Direzione generale della Asl2, ma non siamo stati ascoltati”. Lo sostiene Mario Olivieri, consigliere in Regione Abruzzo.

“A prescindere dall’esito delle indagini in corso per le quali ci fidiamo dell’operato posto in essere dalla Magistratura inquirente, e che ci auguriamo ridimensioni l’intera questione, pur tuttavia è sotto gli occhi di tutti l’esito inefficiente di una Direzione generale assolutamente inefficace, lacunosa e inconcludente. Lo abbiamo rimarcato con forza – prosegue Olivieri – senza essere ascoltati e senza trovare, fino ad oggi, il conforto di quelli che dovrebbero gestire la Sanità abruzzese. La Asl2 Chieti-Lanciano-Vasto che brilla per lo scarso interesse dimostrato verso i territori più disagiati delle zone interne della provincia evidenzia, in questo frangente, la mancata Governance e nei settori della manutenzione e della gestione dei servizi sanitari che non sono tollerabili in una Sanità adeguata alle esigenze della popolazione. Per questi motivi – conclude il consigliere regionale – comunque finisca questa incresciosa vicenda per la quale non vogliamo assumere una posizione inutilmente giustizialista, ho appena convocato una Commissione V regionale Sanità, per ascoltare la Direzione generale sulle azioni da porre in essere per traghettare la Sanità della provincia di Chieti verso livelli prestazionali adeguati ai bisogni della gente”.

L’inchiesta ha portato all’arresto dell’imprenditore lancianese Antonio Colasante, in passato vicino anche all’acquisto della Virtus, con l’accusa di concorso in abuso d’ufficio e riciclaggio, e di Tiziana Spadaccini, 57 anni, di Vasto, dirigente del servizio controllo e bilancio, e fino a giugno 2016 di servizi economali, accusata di falso in atto pubblico e abuso in atti d’ufficio e peculato.

 

Redazione - Il Faro 24

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