ASL DI PESCARA, DALLE CORSIE DELL’OSPEDALE AGLI UFFICI ECCO COSA NON FUNZIONA

Pettinari, Vice Presidente Commissione Sanità “Per ogni criticità c’è una soluzione semplice. Quella che manca forse è la volontà politica”

Un’estate da dimenticare per la Asl di Pescara. Tornano infatti tutte le criticità che nelle situazioni maggiormente difficoltose rendono il soggiorno ospedaliero per i pazienti un vero e proprio calvario.
Il consigliere regionale e vice presidente della commissione sanità in Regione Abruzzo Domenico Pettinari torna a puntare l’obiettivo sulla situazione dell’ospedale di Pescara.
“Abbiamo i reparti pieni di pazienti che non hanno la giusta assistenza. La colpa, ovviamente, non è degli infermieri che svolgono il proprio lavoro in enormi difficoltà ma di tutto quel personale, operatori socio sanitari ed infermieri, che invece di svolgere il lavoro in corsia sono stati “spostati” in reparti amministrativi. Sono circa 60 unità di personale che, seppur assunte per svolgere il lavoro di assistenza ai malati si ritrovano a svolgere lavoro d’ufficio. Una situazione intollerabile che abbiamo più volte denunciato. Il personale amministrativo deve avere delle qualifiche specifiche ed ognuno nelle Asl deve svolgere il lavoro per cui è stato assunto e per il quale ha dimostrato di avere i requisiti. Il depotenziamento del personale in corsia rende il lavoro di chi rimane e la degenza dei pazienti molto difficoltosa e n alcuni casi indignitosa. La soluzione? Il personale definito “imboscato” negli uffici deve tornare immediatamente a svolgere il ruolo per cui è stato assunto.
Come se non bastasse con il caldo torrido torna il problema del funzionamento a intermittenza dei condizionatori. Sono infatti moltissimi i reparti o le zone dell’ospedale che non sono climatizzate a causa del dell’assenza dei sistemi refrigeranti causando un grave problema per i pazienti, per il personale e per i visitatori che si recano a trovare i propri cari. Una situazione non tollerabile che con il caldo torrido di questi giorni può diventare addirittura pericolosa. La soluzione? Effettuare immediatamente un monitoraggio degli impianti mancanti e realizzarli. I costi sono assolutamente sostenibili.
Ma se le corsie sono in preda al caldo sono un problema nelle sfere della dirigenza la situazione non migliora.
Abbiamo portato in consiglio il pacchetto anti corruzione che, stando alle regole nazionale dell’Anac prevede la rotazione degli incarichi dirigenziali ogni 5 anni, proprio per scongiurare quella forma di clientelismo che si crea nel momento in cui a capo di un ufficio c’è sempre la solita persona. Un sistema di prevenzione che l’Anac ha stabilito in tutta la Penisola ma che in Abruzzo, ed in particolare nella Asl di Pescara, non trova compimento. La soluzione? Adottare il pacchetto anticorruzione del M5S o, semplicemente, seguire le direttive nazionali Anac e ripristinare la rotazione dei dirigenti.
Ultimo, ma non in ordine di importanza la questione relativa all’ufficio di gare ed appalti della Asl di Pescara. Una Asl che conta un bilancio di circa 600milioni di euro all’anno ha un Ufficio appalti e gare che viene declassato da Unità operativa complessa ad Unità operativa semplice, attraverso una delibera interna. Quindi non c’è una figura dirigenziale alla guida di questo ufficio ma un semplice funzionario. Cosa comporta? Un controllo qualificato su questa unità potrebbe far risparmiare una mole di soldi pubblici importate, basta vedere la questione della Pet Ct che rappresenta un esborso di soldi pubblici immotivato poiché si paga l’affitto costosissimo di un macchinario che avremmo già potuto acquistare più volte con la somma spesa per il contratto di locazione. Una gara d’appalto fatta ma che non trova ancora compimento nell’assegnazione a causa di immotivati ritardi burocratici. Senza un dirigente competente non si svolgono correttamente le gare d’appalto e di assegnazione allungando drasticamente le procedure. La soluzione? Mettere alla guida dell’ufficio una figura dirigenziale.

Redazione - Il Faro 24

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