L’AQUILA. Toto nomina aperto per la direzione generale della Asl. Mandato in soffitta Silveri la bagarre ha raggiunto il suo massimo. Da più di un mese il posto è vacante e in lizza una rosa di nomi che va da Masciovecchio alla Cavalli, passando per Sconci e finendo per Grimaldi. Tutti medici, nonostante il sindaco dell’Aquila Cialente avesse preferito un ‘laico’e per giunta straniero, attirandosi per questo l’ira dell’ordine dei medici prima e dei capi bastone aquilani dopo. Nel frattempo una lettera firmata da 35 sindaci del comprensorio aquilano fissa i paletti: il nome deve essere con noi condiviso e il ‘papa’ non deve essere straniero. Dello stesso avviso pare essere il consigliere regionale Petrucci. Nonostante il capoluogo si fa sentire lo scacchiere non parla solo aquilano, c’è anche il marsicano tra le lingue ascoltate. C’è da capire infatti se almeno in fase di lottizzazione la Marsica marcerà compatta o se logiche ultra locali agiranno ancora da dividendo. Ad oggi l’unica certezza è che la situazione è complessa e di non facile soluzione. C’è da sperare che a guidare la scelta saranno valutazioni basate su competenza, professionalità e serietà. La sanità è cosa seria, in una regione in cui è commissariata lo è ancor di più. Il grande gioco è alle battute finali, ai posteri l’ardua sentenza.