ATTIVITÀ GOVERNO 5 STELLE. INTERVIENE MAZZOCCA

Il Sottosegretario Regionale d’Abruzzo Mario Mazzocca, in una nota stampa, interviene relativamente alle attività poste in essere dal governo 5 stelle:

“Il Decreto ‘Genova’ è la cartina di tornasole del sedicente governo del cambiamento. Come i girasoli si volgono alla luce traendo maggior vigore dalla parte che invece resta nell’ombra, così i pentastellati agiscono nei palazzi del potere infarcendo i decreti di novità tanto oscure quanto inquietanti.

Sul tema dell’emergenza post-sisma, infatti, la conversione del decreto bandisce i territori, li relega ad un insostenibile ruolo di comprimari, di mere comparse. Regioni e Comuni vengono volutamente di fatto esautorati. Una scelta inconcepibile, ottusa e poco lungimirante dal momento che la maggioranza delle scelte sulla ricostruzione impattano direttamente con le norme regionali.

La ricostruzione si fa nei territori e non nelle segrete stanze di palazzo Chigi.

Una scelta che non potrà che alimentare il livello di conflittualità burocratica oltre che allungare la tempistica dei relativi procedimenti. Una scelta, per altro, incomprensibile dal momento in cui si rileva come, in altri ambiti, il Governo ha contestualmente operato misure specifiche in direzione diametralmente opposta: per la tragedia di Genova, infatti, si danno poteri pressoché illimitati al Commissario-Sindaco (arrivando financo a derogare a talune disposizioni della normativa antimafia), mentre per Ischia si reintroduce il Condono Edilizio ‘tombale’ addirittura riesumando l’antica legge 47 del 1985.

Se poi si va a leggere attentamente il Decreto ‘Genova’ si troverà un’altra ‘sorpresa’. Una norma contenuta nell’articolo 41 prevede l’aumento dei limiti di spargimento di idrocarburi ‘c10’ e ‘c40’ nei fanghi di depurazione sia civili che industriali. Non un semplice aumento, non un numerino, bensì un aumento di ben 20 volte rispetto a quanto consentito fino a ieri. Non è difficile ipotizzare come i danni all’ambiente e alla salute saranno elevatissimi perché gli idrocarburi pesanti inquinano le falde, penetrano nella catena alimentare ed intaccano le matrici alimentari. Visti i rischi e soprattutto le acclarate conseguenze mi chiedo per conto di chi, e a beneficio di chi, il ministro Toninelli abbia inserito una norma del genere.

È forse una gentile concessione a certi gruppi di potere in cerca di facili guadagni, che così abbatterebbero i costi di smaltimento aumentando i profitti? Si rende conto Toninelli che con questo atto unilaterale ha liberalizzato l’inquinamento delle nostre terre?

Purtroppo non si tratta di fatti isolati. Mentre il Sottosegretario Gianluca Vacca persevera in una tanto costante quanto banale passerella elettorale abruzzese, noi iniziamo a fare i conti con 100 giorni di scellerato governo, che ha maldestramente tentato di scippare all’Abruzzo 200 milioni di euro dei fondi Masterplan, che ha cancellato 60 milioni di euro per la riqualificazione delle periferie delle 4 città capoluogo abruzzesi, che ha preferito acquistare altri aerei caccia ‘F-35’ in luogo dei ‘Canadair’ per la nostra protezione civile, che ha impresso una repentina accelerazione sul ‘Tav’ e sulla ‘Tap’, opere che – dicevano in campagna elettorale – avrebbero bloccato in 2 settimane.

In definitiva: un governo che ha tradito il proprio mandato elettorale già durante la luna di miele col popolo italiano.

A poco varranno le scuse, soprattutto quando cadranno le fragili foglie di fico della tanto sbandierata onestà e del tanto amato discorso del fare le cose con il cuore. Già, il cuore! Peccato che il loro cuore sembri essere come quello descritto dal profeta Geremia: “ingannevole più d’ogni altra cosa, e insanabilmente malvagio”.

Redazione - Il Faro 24

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