Va bene la realizzazione della ferrovia Roma – L’Aquila, ma occorrerebbe prima adeguare i tracciati esistenti, come la Pescara – Chieti – Sulmona – Avezzano – Roma.
Il primo febbraio 2020, presso il Castello Orsini Colonna di Avezzano, il Comitato MO.VE.TE ha illustrato il progetto di potenziamento della tratta ferroviaria Roma – Pescara – L’Aquila. Un progetto fattibile, che quantifica un tempo di percorrenza di 90 minuti da Roma a Pescara con 5 fermate intermedie (Tivoli, Carsoli, Avezzano, Sulmona – Chieti). Sulmona avrebbe anche il ruolo di snodo verso L’Aquila (Roma – Sulmona – L’Aquila in 100 minuti). Se si vuole inserire la Piana del Cavaliere, la Marsica, la Valle Peligna e la Val Pescara all’interno del Corridoio intermodale Tirreno – Adriatico (Barcellona – Civitavecchia – Pescara – Ortona – Vasto – Ploce), non si può fare a meno di rendere moderna l’attuale tratta ferroviaria Roma – Avezzano – Sulmona – Chieti – Pescara. Il progetto di pre-fattibilità del Comitato MO.VE.TE per l’ammodernamento e il potenziamento dell’attuale tracciato ferroviario è molto interessante e merita subito di essere approfondito e cantierizzato. L’ex Giunta Regionale D’Alfonso ha stanziato 1.556 milioni di euro per la velocizzazione della tratta ferroviaria Pescara – Chieti – Sulmona – Avezzano – Roma; 75 milioni di euro per il potenziamento e l’elettrificazione della linea Terni – Rieti – L’Aquila – Sulmona; 111 milioni di euro per il raddoppio della Pescara – Chieti. Dunque, grazie allo studio di pre-fattibilità del Comitato MO.VE.TE, anche la città di L’Aquila potrebbe essere raggiunta in treno da Roma in 100 minuti. E’ davvero un’ occasione interessante per il rilancio delle aree interne, insieme all’istituzione della ZES. I tempi sono maturi per rendere più moderni e funzionali i tracciati ferroviari già esistenti, che porteranno l’Abruzzo alla stessa stregua di altre Regioni progredite. Il trasporto ferroviario così concorrerà notevolmente insieme con il trasporto su gomma, a risollevare la vita di un territorio accidentato, e, per questo, per lungo tempo mortificato e isolato. Non per nulla è intervenuto anche il Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giuseppe Conte, a rassicurare tutti, essendosi reso conto anche lui, come rappresentante del Governo nazionale, dell’urgenza dei lavori di ammodernamento di tale tratta rimasta troppo indietro rispetto alle esigenze di una società moderna e globalizzata. E, per concludere, nell’anno passato, perfino il Presidente della Repubblica, in visita ad Avezzano, ha richiamato all’attenzione di tutti la necessità di far risorgere le aree interne dell’Abruzzo, troppo spesso trascurate.