L’Autostrada più cara d’Europa continuerà a subire aumenti. L’anno 2017 porta con sé le solite sorpresine e la conseguente rabbia di tutti coloro che saranno costretti a sborsare bei soldini per raggiungere il posto di lavoro, la famiglia o l’università. E’ bene ricordarlo, l’aumento non viene deciso annualmente ma è frutto del piano finanziario del 2001 e nel contratto di concessione tra Anas e Strada dei Parchi.
Era proprio il bando di gara a porre alcune condizioni, anche se non si conosce ad oggi l’identità dell’aumento.
Il deputato di Sel, Gianni Melilla, ha chiesto una moratoria nazionale al Ministero dei Trasporti e Infrastrutture per evitare nuovi aumenti dei pedaggi autostradali, così come riporta primadanoi.it : «La nostra autostrada è vecchia e insicura, non ha operato investimenti innovativi a livello energetico installando impianti fotovoltaici come invece ha fatto l’ autostrada del Brennero, anche essa di montagna, non ha nessuna stazione di servizio per il carburante, bar, ristorante e bagni per 100 kilometri da Chieti a Magliano dei Marsi e viceversa, nonostante la ripetuta promessa di farne una nella valle peligna».
«Chiedo a tutte le Istituzioni – prosegue il deputato, sempre sulle pagine di primadanoi – e alle forze sociali ed economiche, di far arrivare in queste ore al Ministro dei Trasporti e al Governo la voce dell’Abruzzo degli operatori economici e dei pendolari che utilizzano l’autostrada per motivi di lavoro o di studio e non possono sopportare altri aumenti dei pedaggi autostradali».
Redazione