Sto sentendo tante parole al vento; alcune si commentano da sole e non hanno bisogno di replica, altre toccano argomenti un po’ tecnici e forse solo gli addetti ai lavori si rendono conto della portata degli strafalcioni che vengono affermati con tanta veemenza.
Credo che Genovesi, o chi per lui dispensa consigli, sia un po’ in confusione, e rischia di generare altrettanta confusione nei cittadini, sia sul funzionamento di una SpA, sia in generale su poteri e limiti di potere dei vari ruoli istituzionali.
Per fare un po’ di chiarezza in merito alla nomina del nuovo Collegio Sindacale di ACIAM Spa, società di raccolta e gestione rifiuti della Marsica, va detto che
il Collegio Sindacale è un organo di controllo, di vigilanza, che viene nominato dall’assemblea dei soci (in ACIAM SpA è composta dai vari enti Comunali per la parte pubblica e dal socio privato).
L’assemblea dei soci è l’organo sovrano, ad essa spetta la nomina sia del consiglio di amministrazione, a cui viene demandata l’attività gestionale, sia del collegio sindacale, al quale è demandata una funzione molto importante: controllare che l’attività gestionale venga svolta nel rispetto della legge e dello statuto.
Per non farla troppo lunga, il Collegio Sindacale controlla l’operato del Consiglio di Amministrazione.
Chi pensa che il Presidente del CdA abbia un ruolo nella scelta del collegio sindacale è in grave errore, sia perché il CdA, ed ancor meno il Presidente da solo, non ha alcun diritto di voto in assemblea, sia perché basterebbe un po’ di buon senso per capire che sarebbe quanto mai inopportuno che il “controllato” intervenisse nella nomina dei “controllori”.
Incomprensibile poi l’affermazione secondo cui Avezzano non sarebbe rappresentata in ACIAM: deve essere sfuggito che solo un anno fa Avezzano ne ha indicato la figura apicale, la Presidente.