Abruzzo e solidarietà. Un binomio invincibile per definire lo straordinario lavoro svolto dall’avezzanese Paolo Di Pietro, fisioterapista INI (Istituto Neurotraumatologico Italiano) di Canistro (AQ) e fisioterapista Nazionale Italiana Parasnowboard (FISIP). Giovanissimo, ha fatto del suo lavoro la più alta forma di solidarietà sociale. E’ suo il merito di aver portato una ventata di freschezza sul palcoscenico della 2^Edizione di Notte Romantica, ideata e realizzata da Lucia Ciminelli, presentando al pubblico alcuni suoi coetanei che hanno fatto della loro condizione un nuovo punto di partenza e di successo.
Bellezza ed eleganza hanno sfilato sul red carpet di Piazza Risorgimento. Tra gli indossatori, anche gli atleti paralimpici Alessandro Ossola e Jacopo Luchini insieme a Giulia Volpato, giovane affetta da P63 Sindrome EEC e presente anche in qualità di rappresentante della Onlus che si occupa di malattie rare. Ragazzi bellissimi e con una luce in più, quella della speranza, del desiderio di riprogrammare un’esistenza fatalmente spezzata e avida di voglia di vivere ancora cento, mille volte. Una passerella che rivoluziona totalmente il concetto di esclusività in un momento storico particolare, caratterizzato da un mondo che va di fretta e lascia indietro i più deboli e, ancor peggio, dalla società dell’apparire che emargina chi è diverso dando vita ai tristi e sconcertanti fenomeni di bullismo e cyberbullismo.
Colpisce la testimonianza del campione di ParaSnowboard Alessandro Ossola: “Ho avuto un incidente in moto e in un colpo ho perso una gamba e mia
Intervenuti anche Alessandro Capoccetti, direttore di “Models of Diversity”, l’agenzia inglese che promuove i modelli con disabilità, affiancato dalla bellissima Chiara Bordi, la prima finalista a Miss Italia con la protesi.
Presenti inoltre i rappresentanti di Avis Avezzano, Domenico Ciminelli e Giovanni Pendenza.
Carismatici, intelligenti, ironici, pronti a scherzare sulla loro condizione e, sopra ogni cosa, portatori di un messaggio di prodezza e straordinaria forza d’animo indirizzati a chi, per le cause più diverse, deve affrontare in prima persona una realtà nuova e “non conforme” ai parametri imposti da una folle perfezione astratta ed irreale, ed aggiungerei inaccettabile al giorno d’oggi.
Sorridenti e sereni, con lo sguardo rivolto all’orizzonte e pronti ad afferrare ogni opportunità che la nuova condizione gli regala. Una grande lezione per chi, troppo spesso, non sa apprezzare e non riesce a vedere il dono più importante che abbiamo ricevuto venendo al mondo, la Vita. Loro sì, loro hanno imparato a farlo.
di Alina J. Di Mattia