Avezzano. Depressione giovanile, 418 ragazzi chiedono aiuto al centro di Ascolto

               Di Orio: i disturbi nel 5% della popolazione tra i 10 e i 29 anni 

     Allarme depressione tra i giovani marsicani di età compresa tra i 10 e i 29 anni: 418 ragazzi con “disturbi depressivi” hanno chiesto supporto al Centro di Ascolto giovani di Avezzano e agli sportelli psicologici degli istituti superiori del capoluogo e della Marsica. È uno dei dati più significativi emersi dall’incontro-seminario convocato in Municipio dall’amministrazione Di Pangrazio in collaborazione con la Pinguino nuoto incentrato sul ruolo dello sport come fattore di crescita, ma anche di cura, dinanzi a una situazione sulla quale si abbatte, oggi, la pandemia con effetti ancor più negativi.

    “Parliamo del 5% della popolazione tra i 10 e i 29 anni”, ha raccontato il Professor, Ferdinando Di Orio illustrando il report dedicato al disagio giovanile. “L’attività iniziata con la collaborazione tra il Comune di Avezzano e l’associazione di volontari Veronica Gaia Di Orio”, ha aggiunto il già Rettore dell’Università dell’Aquila, “conferma alcuni dati nazionali sulla depressione: emerge una maggiore incidenza della popolazione femminile (66,59%) su quella maschile (32,54%) e incidono situazioni di separazione o divorzio e abbandono di un genitore (45,17%) e abuso/maltrattamenti ai danni dei figli (21,74%). Riguardo ai comportamenti a rischio dichiarati dai giovani assistiti, il 48,66% assume droghe psicotrope e alcol: si tratta di Cannabis nell’11,11% dei casi e Cocaina nell’8,53%. Gli allarmi delle agenzie internazionali della sanità pongono la depressione al primo posto dei disturbi di carattere mentale: nel 2030 potrebbe essere la prima al mondo tra le malattie che affliggeranno l’umanità̀”. 

     Il report sul campione di giovanissimi che si sono rivolti agli sportelli evidenzia anche il gioco d’azzardo e una preoccupante forma di aggressività che  riguarda anche le ragazze. Numeri che evidenziano un disagio crescente da non sottovalutare. “Per contrastare il fenomeno occorre rafforzare l’alleanza tra pubblico, privato, professionisti e volontari”, ha sottolineato il vice sindaco, con delega al sociale, Domenico Di Berardino,  “che devono sempre più imparare a fare squadra per giocare con successo la partita più delicata: quella a fianco dei nostri ragazzi per costruire gradualmente, ma costantemente, condizioni migliori di sviluppo e di crescita”. Il ruolo dello sport e dell’arte è fondamentale: le attività creative e quelle che mettono in movimento il corpo o che, più in generale, lavorano sul benessere diviene cruciale anche in fase di prevenzione e tanto più rilevante se si pensa che sono emersi, anche nelle nostre scuole, casi di ragazzi che non escono di casa e vivono sul divano intere giornate.

     Il direttore della società sportiva Pinguino nuoto, Nazzareno Di Matteo e lo psicologo e psicoterapeuta, Cristiano Di Salvatore, hanno sottolineato l’importanza dell’investimento nel settore sportivo a tutela della salute psicofisica citando alcuni esempi di successo di carattere internazionale come il “buono sport” e anche le piccole ma costanti azioni di disciplina e allenamento che formano il carattere e la forza mentale degli adolescenti. Al convegno seminario hanno partecipato anche la dottoressa Antonella Busico, in rappresentanza del distretto sanitario Marsica della Asl 1, l’assessore all’emergenza Covid-19, Maria Teresa Colizza, la dirigente del settore sociale, Maria Laura Ottavi, e Armando Floris, formatore e responsabile EI point dell’università telematica Mercatorum.

Redazione - Il Faro 24

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