Avezzano. Una ex casa di riposo trasformata in un centro di accoglienza abusivo e pericoloso. Esplode la protesta dei residenti, i quali hanno paura a frequentare quei posti che sempre li hanno accolti. C’è micro criminalità, scarsa igiene ed una situazione insostenibile che i residenti hanno fatto presente, con la seguente lettera, al sindaco De Angelis e al Prefetto, chiedendone l’intervento.
Gentilissimo Sign. Sindaco, nel prendere atto e nel ringraziarla delle iniziative già da lei adottate in merito alla vicenda riguardante l’ex casa di riposo “S. Giuseppe” sita in via Toscana, tuttora occupata da disperati, gente senza fissa dimora, ma anche da persone equivoche che con prepotenza, arroganza e disprezzo del vivere civile continuano ad essere fonte di disturbo e di tensione per noi residenti, la sollecitiamo, con ferma cortesia ma anche determinazione, a porre in atto ogni provvedimento che possa mettere la parola fine a questa ormai annosa e preoccupante vicenda.
Le ribadiamo che noi residenti siamo ormai estenuati dai continui atti di inciviltà, protervia ed arroganza da parte di non pochi occupatori abusivi di tale struttura che non meritano nessun atto di cristiana solidarietà e attenzione.
Cristiana solidarietà e attenzione che il sindaco di Avezzano, come pure ii Vescovo Del Marsi riteniamo debbano riservare e indirizzare alle persone anziane e fragili che dopo una vita dedicata al lavoro, all’onestà e alla famiglia si trovano a vivere in condizioni di precarietà e di disagio economico. Come pure ci troviamo costretti a diffidare chiunque pensi di concedere i locati della struttura ex casa di riposo ritenuta agibile (anche se non capiamo come possa essere possibile ciò data la strettissima adiacenza alla struttura ad alto rischio di crollo che in tale eventualità, obbligatoriamente, coinvolgerebbe case, cose e persone vicine) a finalità che non siano quelle che motivarono la donazione del bene e cioè: realizzare una casa di riposo per anziani, riportando finalmente nel nostro quartiere quella condizione di vivere civile e solidale che ci ha sempre contraddistinto.
Certi di una sua pronta attenzione le porgiamo distinti saluti.