Donne che con il loro abbigliamento succinto, atteggiamenti maliziosi e sensuali in discoteca provocano gli uomini, non si lamentassero se poi qualcuno ne abusa. Questo in sintesi, un post apparso su Facebook che ha scatenato una serie di reazioni a dir poco furenti e giuste aggiungerei, da parte di molte ragazze e non solo.
Un fatto gravissimo, che si va ad aggiungere a quello del volontario che qualche mese fa aveva addirittura spiegato, sempre sui social, che una donna violentata, riuscirebbe addirittura a provare piacere.
Cose da pazzi, squilibrati che non capiscono, arrivati a questo punto, neanche quello che dicono.
Fermo restando che il buon gusto nel vestire vale tanto per l’uomo che per la donna, nessuno ha il diritto di violentare e approfittare di una ragazza, donna ecc.
La violenza sulle donne è un atto criminale, che andrebbe punito, se proprio vogliamo andarci in fondo, con pene molto più severe delle attuali, peccato che alcuni uomini, fortunatamente pochi, non lo capiscano.
Invece di stigmatizzare tali atteggiamenti che fanno? Cercano di colpevolizzare le ragazze che vestono con abiti succinti, (ma viva Dio godiamo di un regime di libertà fino a prova contraria), e si divertono in discoteca. Queste ragazze e donne, hanno il sacrosanto diritto di vivere la loro vita come meglio credono, vestire come vogliono e andare in giro a divertirsi e nessuno deve permettersi di importunarle o peggio.
Chi sul Web esterna pensieri del genere, dovrebbe parlare con chi ha subito una violenza, magari si renderà conto, almeno lo si spera, delle boiate che dice e magari si vergognerà arrivando a chiedere umilmente scusa a tutte e tutti.