L’Eni è stata condannata dal giudice di pace di Avezzano che con la sua sentenza ha lanciato un messaggio chiaro: le bollette devono essere trasparenti.
La vicenda ha come protagonista il signor Marcello Walter di Avezzano che, a seguito di un decreto ingiuntivo, era stato condannato a versare la somma di 1.834 € in favore di ENI s.p.a. per mancato pagamento di una bolletta del gas, e ciò pur non avendo mai goduto della fornitura.
Il malcapitato si è rivolto agli avvocati Renzo Lancia e Salvatore Braghini, che si sono opposti al decreto ingiuntivo emesso dal Giudice di Pace di Avezzano contestando le scritture contabili prodotte in giudizio dalla Società e l’esistenza stessa del contratto di somministrazione del gas.
Poiché l’ENI non ha documentato e provato i consumi il giudice ha quindi sentenziato la revoca del decreto ingiuntivo, condannando la società al pagamento delle spese.
Grande soddisfazione da parte degli avvocati, che hanno ribadito che non bisogna mai arrendersi dinanzi a bollette sospette in cui i periodi di fornitura, le voci e gli importi relativi all’utenza siano poco chiari .