Salve Avvocato, con questa intervista intendiamo portare a conoscenza dei nostri lettori la figura di Leonardo Casciere come futuro candidato sindaco, oltre che stimato professionista. Le abbiamo posto alcune domande, si senta libero di aggiungere, in fondo, ciò che ritiene necessario.
E’ di pochi giorni fa la notizia della proroga fino al 2020, che al momento salva l’esistenza del tribunale di Avezzano. Ma certo questo non basta. Bisognerà intraprendere tutte le iniziative atte a far modificare la norma contenuta nella legge di soppressione; il nostro è il secondo tribunale in Abruzzo per carico di lavoro, produttività, ed è un baluardo per frenare la criminalità organizzata proveniente dalla Campania e dal Lazio.
E’ facile capire quali sarebbero le ricadute di una chiusura del Tribunale: oltre a quelle sui cittadini (testimonianze, richieste certificati e altre attività) ci sarebbero anche quelle sul tessuto economico e sociale, con il calo di lavoro per tutto l’indotto. Bar, ristoranti e commercio in genere, nella zona del centro, ne risentirebbero in modo rilevante, in un momento già di crisi.
Fortunatamente è arrivata questa proroga, che però rimanda solo il problema e non lo risolve.
Ed è importante evidenziare come tale proroga non sia arrivata certo per particolari meriti dell’amministrazione comunale. La proroga è contenuta in un Decreto Terremoto che riguarda l’intero territorio abruzzese; se non fosse stato per gli eventi sismici degli ultimi mesi cosa sarebbe accaduto? Dobbiamo sperare nel terremoto per avere un risultato positivo per il nostro territorio?
E’ semplice rispondere a questa domanda: i politici locali avrebbero avuto l’obbligo di tutelare il territorio nel migliore dei modi. Al contrario costoro, al di là dei proclami sulla stampa, nulla hanno fatto di concreto per ottenere un risultato positivo. Nessuno di loro si è impegnato per la modifica della legge, unico atto che potrebbe salvare definitivamente il Tribunale.
La mia proposta di riunificare i due territori di Avezzano e Sulmona, fatta nel 2013, non è stata mai considerata da chi aveva l’obbligo di proporre una novità territoriale. Oggi tutti rivendicano di aver presentato un emendamento di proroga di altri due anni per evitare la soppressione; ma la proroga non è una soluzione, è un rimandare il problema, una pezza, una sorta di accanimento terapeutico. Non è questo il nostro modo di fare, puntiamo a risolvere questo problema (e tutti gli altri) in modo definitivo. Soprattutto ora che abbiamo un sottosegretario alla giustizia abruzzese, che conosce la nostra realtà e potrebbe essere un valido supporto.
Se il tribunale di Avezzano dovesse chiudere, la ricollocazione dei dipendenti del tribunale avverrà tramite assunzioni nel tribunale accorpante, o negli altri tribunali dell’Abruzzo. Invece per le attività commerciali che subiranno tale salasso la strada è purtroppo obbligata: vi sarà un abbattimento grave dei posti di lavoro, con ripercussioni evidenti sull’economia della città.
Maltempo e, aggiungerei , il terremoto. Questi due eventi hanno messo in luce la carenza di strutture adeguate portando ad un blackout di vari giorni, con gravi disagi per i cittadini delle zone colpite dalle due calamità. Bene hanno fatto coloro che hanno chiesto le dimissioni dei vertici dell’Enel, vista la loro incapacità ed incuria nel non prevedere, nonostante gli allarmi, ciò che sarebbe potuto succedere in tali frangenti.
E’ evidente come l’Abruzzo abbia bisogno di interventi infrastrutturali importanti. Il sistema ferroviario è obsoleto, il territorio ha necessità di interventi strutturali per far fronte sia alpericolo idrogeologico sia al grado di sismicità. A mio avviso è necessaria una programmazione di “messa in sicurezza” preventiva del territorio, che permetta di non ridursi ad operare sempre in regime di emergenza a disastro avvenuto.
Queste problematiche sono emerse in maniera drammatica dopo il terremoto di L’Aquila del 2009; oggi, a distanza di otto anni, ci troviamo,ad Avezzano,a fare gli stessi discorsi di allora sulla sicurezza del territorio, con fondi per la ricostruzione e ristrutturazione delle scuole, ad esempio, approvati dal governo e ancora in gran parte non utilizzati. E stiamo parlando delle scuole frequentate ogni giorno dai nostri figli.
Dove sono andati a finire i finanziamenti approvati dallo Stato? Quanto tempo occorre per approntare un piano serio di ristrutturazione e messa a norma degli edifici? Chi e quando avrebbe dovuto occuparsi di ciò e perché non l’ha fatto? Queste sono le domande che vorrei porre all’attuale amministrazione
E’ ora di finirla con i proclami, con le riunioni, con buoni propositi, bisogna agire ed agire concretamente.
Non è mio costume fare di ogni erba un fascio, essendo io un professionista abituato a valutare con estrema attenzione le varie componenti della società.
Purtroppo però, anche in questo ambito e fatte le dovute distinzioni, non si può dare un giudizio positivo sull’opera svolta e sui risultati ottenuti.
Pare che la Provincia non abbia avuto più alcun ruolo da tempo, per cui in assenza di finanziamenti e di programmazione è evidente che molto poco avrebbe potuto fare. Al contrario, i responsabili regionali ed i parlamentari avevano la possibilità reale di incidere in modo rilevante sull’economia del territorio, se solo si fossero fatti promotori di iniziative legislative a favore del territorio marsicano. Drammaticamente, non solo ciò non si è verificato, ma da una lettura attenta delle notizie di stampa e di quelle riportate nei siti istituzionali, non si rileva alcun atto che potesse far convergere sulla nostra Marsica finanziamenti di ogni genere.
La Regione ci ha escluso da tutti i tipi di finanziamento.
Fa piacere il risultato del sondaggio, sono comunque convinto che ora la nostra attenzione debba essere orientata verso altri aspetti. In questo momento, tutta la nostra attenzione e il nostro impegno sono volti all’ascolto dei bisogni della gente, a comprendere le loro aspettative e a lavorare sul nostro programma, per rendere Avezzano una città migliore.Quindi non ci facciamo illusioni, continuiamo a lavorare con impegno, perché sentiamo la responsabilità di meritarci la fiducia che le persone ripongono in noi, cercando di fornire alla cittadinanza avezzanese una valida alternativa a cui affidarsi per fare una scelta di cambiamento totale.
I punti cardine del mio programma sono:
Avezzano città del Lavoro
In primis, non mi stancherò mai di ripeterlo, il LAVORO. Tutto sarà finalizzato all’attuazione del piano di ripristino dell’economia locale, prima di tutto attraverso la ricollocazione dei lavoratori che nel corso degli ultimi anni sono rimasti senza un impiego a causa della crisi in atto.
Alcuni puntisalienti del programma sono:
Avezzano città sicura
Avezzano città trasparente
NESSUN FAVORITISMO NELL’ASSEGNAZIONE DI INCARICHI PUBBLICI. Basta con la politica dei parenti e degli amici, SPAZIO A CHI MERITA.
Avezzano città civile e moderna
Questa è solo una piccola parte di un programma ampio, strutturato e documentato, che verrà esposto nei particolari agli elettori durante la campagna elettorale.
Per chiunque desideri maggiori info o voglia proporre le proprie idee, la mia sede è aperta a tutti dalle ore 17:00 alle ore 20:00, tutti i giorni, in via Armando Diaz 28.
Sarò lieto di ricevere chiunque voglia incontrarmi.
I recapiti telefonici sono presenti sulla pagina Facebook “Progetto Leonardo Casciere” e sul sito internet www.progettocasciere.it.
Allo stato attuale la mia coalizione è composta solo ed esclusivamente da liste civiche, senza legami ad alcun partito politico e senza la presenza di persone cha abbiano avuto un passato nella politica. E’ questa una scelta fatta con cognizione di causa, rifiutando di essere sottoposti a padroni politici e di dover pagare cambiali elettorali; vogliamo essere liberi di agire solo ed esclusivamente nell’interesse dei cittadini e della città.
In una realtà come quella di Avezzano, non posso chiaramente negare di avere avuto contatti con altre personalità politiche del posto, ma non vi è accordo tra il mio modo di vedere il cambiamento e la loro visione di quello che dovrà essere il futuro della città.
Il nostro motto sarà quello di essere assolutamente liberi da ogni legame con il vecchio sistema: il comune è la casa di tutti e non di pochi, il Sindaco dovrà essere una sorta di “ultimo tra gli ultimi”, dovrà saper ascoltare i cittadini e risolvere con ogni mezzo ed in ogni istante di tempo i problemi che gli vengono posti. Ognuno sarà libero di accedere alla stanza del Sindaco senza ostacoli di sorta. Sogno un sistema partecipativo e aggregativo, distante da ciò che è stato finora.
Avezzano ha dimostrato in passato di essere una città con notevoli risorse in termini di territorio e di persone.
Abbiamo assistito negli ultimi anni ad un impoverimento progressivo della città, ad un peggioramento delle condizioni di vita e ad deterioramento della socialità.
Il tutto è avvenuto nella noncuranza dell’amministrazione, impegnata a creare un sistema di agevolazione dei “soliti noti”, ma mai attenta al bene del cittadino comune. Ciò che ha contraddistinto in maniera palese l’attuale amministrazione è stata l’incapacità di affrontare la crisi del territorio sotto tutti gli ambiti, ma il talento nel garantire incarichi e ricompense a persone “vicine”.
Per questo vogliamo ripartire da persone nuove, professionisti e cittadini che hanno come unico scopo il bene comune e che sono distanti dai giochi della politica. Siamo un movimento civico, senza contaminazioni, lo abbiamo dichiarato dall’inizio; e lo siamo davvero, non come alcuni fac-simile che tali si sono dichiarati dopo di noi, ma che hanno evidenti radici e sponsor politici di chiara appartenenza.
Due promesse mi sento di fare.
La prima è che, in caso di mia elezione, sarò il Sindaco di tutti i cittadini avezzanesi. Mi impegnerò a garantire una politica vicina ai bisogni del territorio e delle persone, soprattutto trasparente e diversa dal passato nel modo di amministrare.
La seconda è che, se sarò eletto, abbandonerò la professione forense per dedicarmi a tempo pieno a svolgere il ruolo di Sindaco.
Stiamo lavorando per creare una Avezzano nuova, attenta alle necessità e ai problemi dei propri cittadini e che si muove in considerazione dei bisogni degli stessi (tutti, nessuno escluso).
Una Avezzano libera dalla politica che si interessa e si cura solo di pochi.
A partire dalle piccole tematiche giornaliere fino ad arrivare alle grandi difficoltà strutturali, vogliamo rendere il cittadino protagonista e partecipe del rifiorire della società avezzanese, in ogni suo ambito.
Perché, come recita il nostro motto,INSIEME POSSIAMO!
Redazione ilfaro24.it