“Ho solo cercato di dare una casa a mia figlia”. Sono le dichiarazioni della rom, accusata di aver occupato una casa ad Avezzano lasciando senza un tetto i proprietari. “Ma non è così” sostiene la ragazza, che spiega come la famiglia non abitasse effettivamente l’appartamento e che vi fosse entrata proprio per questo motivo. Le dichiarazioni, rilasciate a Il Centro in un articolo di stamattina di Pietro Guida, sono quelle di una madre separata dal marito che non ha più avuto un tetto dove dormire, pertanto ha scelto di occuparne uno :”La casa non l’ho tolta a nessuno, non sono un animale e non mi sono fatta mai scudo di una neonata come tutti pensano. Ho cercato solo di dare una casa a mia figlia senza privarne altre persone. Nessuno mi crede, ma le cose stanno così”.
La famiglia di Gianni Di Marco, che attualmente vive in albergo, non vivrebbe in quella (così come sostiene la rom), ma addirittura disporrebbe di alloggi alternativi tra cui una casa in Marocco:
“Sapevo che a casa non c’era mai stata la famiglia Di Marco, e la signora ha anche casa in Marocco. Così abbiamo preso la decisione di entrare. La porta era stata già rotta perché alcuni marocchini avevano già provato a entrare proprio perché convinti che la casa non fosse mai stata abitata veramente. All’interno c’erano anche dei prodotti alimentari scaduti da tempo”.
Quindi, qualora fosse confermata la versione della donna, le agitazioni di Forza Nuova e di Matteo Salvini sarebbero anche legittime ma di certo immotivate, in quanto la casa non sarebbe stata abitata. Il gruppo di estrema destra ha provato a farsi giustizia da solo senza riuscire nell’intento di sfrattare la ragazza, mentre il leader leghista sarà domani pomeriggio ad Avezzano per cavalcare l’onda, anzi, la ruspa. “Qui la palazzina è piena di marocchini e pakistani – ha concluso la donna – un appartamento è stato occupato da una marocchina e da una pakistana insieme, ma nessuno li ha buttati fuori però, né ci sono state lamentele”.
