Di due studenti del Vitruvio Nicolas Martellone Ivan Paolo Onnembo
“Che cosa farebbe Dante oggi?” Con questa domanda, l’ing. Simone Terreni ha aperto, il 2 maggio scorso, il suo intervento durante l’assemblea studentesca del liceo scientifico “M.Vitruvio P.” di Avezzano. Il titolo dell’intervento era: “Amor c’ha nullo amato amar perdona, attualizzazione del canto V dell’Inferno”. Simone Terreni è un ingegnere informatico appassionato di comunicazione e della letteratura dantesca, tanto che nel 2020 ha aperto il suo canale Tik Tok come “ladivinacommediasutiktok”. È stato proposto come esperto esterno dai rappresentanti degli studenti. La Dirigente Scolastica, prof.ssa Nicolina Tania Ulisse, ha accolto la volontà dei ragazzi di utilizzare l’assemblea studentesca come momento di formazione, ampliando, così, il significato stesso di partecipazione democratica all’interno della scuola, perché è convinzione condivisa da tutta la comunità vitruviana che non possa esserci vera democrazia senza cultura.
L’intervento ha visto come spettatori i rappresentanti di tutte le classi dell’istituto. L’inferno è la cantica necessaria al percorso di purificazione di Dante, che ci invita a prendere consapevolezza delle nostre colpe per poi superarle. Il canto V si sa, è il canto dell’amore, tema strano per un ambiente così tenebroso e sofferente, eppure viene presentato sotto un altro punto di vista: quello di Paolo e Francesca, colpevoli del mal perverso.
In tutto il mondo, quando si ripensa alla storia di Paolo Malatesta e Francesca da Polenta, si considera una delle storie d’amore più intense e drammatiche di tutti i tempi, simbolo di una passione irrefrenabile che può travolgere i legami coniugali e essere punita con la morte. Dante, incontrando Francesca l’adultera, e dando voce alla sua storia, ha creato un personaggio indimenticabile che garantisce che la sua esistenza abbia un valore intrinseco, al di là del suo peccato e della condanna: la sua passione, il suo legame eterno con Paolo, e il ricordo del suo tempo felice mentre vive nel “etterno dolore”.
Dante non condanna il loro amore, ma l’eccesso, ciò si evince da una certa compassione da parte del Sommo Poeta, che addirittura lo porta a svenire a fine del canto (“e caddi come corpo morto cade”).
Purtroppo la storia di Francesca è molto attuale perchè nonostante siano passati più di sette secoli, siamo spettatori di storie atroci di femminicidi. A proposito di questo l’ing. Terreni ha sottolineato l’importanza della donna all’interno della Divina Commedia. Ad esempio Beatrice, colei che dispensa beatitudine e salvezza, Santa Lucia, Matelda, Piccarda Donati, la Vergine Maria ed altre. In conclusione la lezione ha posto in ognuno di noi un seme di consapevolezza, che servirà per utilizzare Dante nei problemi della vita quotidiana per riuscire infine a “Superar lo inferno”.
L’incontro ha anche dimostrato che discipline tecnico-scientifiche e discipline umanistiche non sono antitetiche tra loro e che i nuovi strumenti tecnologici e i social possono contribuire a diffondere cultura.
Nicolas Martellone
Ivan Paolo Onnembo