Una biblioteca accogliente, un luogo di studio per le discipline storiche, giuridiche e sociali, che accolga laureandi, dottorandi e liberi studiosi. È questo l’oggetto della convenzione sottoscritta in Comune dal Settore IV del, rappresentato dall’architetto Sergio Pepe e dal professore Natalino Irti, già autore dell’arredamento della sala intitolata all’avvocato “Nicola Irti”, scomparso prematuramente lo scorso anno. La convenzione, fortemente voluta dal sindaco Gabriele De Angelis, ha lo scopo di trasformare la ex scuola Montessori di via Fontana, diventata in pochi mesi già punto di riferimento fondamentale per la città come location per la presentazione di libri, l’esibizione di musicisti e artisti, in un vero e proprio polo culturale, dove poter studiare e intrattenersi in un ambiente comodo, in cui poter riscoprire l’emozione di sfogliare le pagine di un libro.
La “Biblioteca ‘Nicola Irti’ per gli studi storici, giuridici e sociali”, sarà arredata dal professor Irti, che si farà carico della spesa dei lavori, secondo un progetto condiviso con l’amministrazione comunale. Dal suo canto, come si legge nella convenzione, «Il Comune di Avezzano avrà cura di tenere l’intera ex scuola materna, comprensiva delle due sale, dei servizi e di ogni stanza annessa, nel modo più ordinato, dignitoso e idoneo agli scopi convenuti, assumendo gli oneri economici della gestione». Il Comune, inoltre, provvederà a proprie spese alla catalogazione e alla sistemazione dei libri e garantirà, con apposito personale e nelle ore quotidiane più adatte, la fruizione della biblioteca, riservata alla cittadinanza, con particolare riguardo a laureandi, dottorandi e liberi studiosi.
«Viviamo in un tempo dove i rapporti interpersonali corrono ormai su internet e sui social media», commenta il sindaco De Angelis, «ma dal continuo confronto con i giovani emerge che questa città soffre la quasi assenza di luoghi dove fermarsi e apprezzare un libro, studiare o dove anche solo scambiarsi idee. Le biblioteche sono un po’ dei luoghi ‘sacri’ per la cultura e sono fondamentali nella formazione dei ragazzi. La struttura continuerà ad ospitare eventi artistici ma avrà il valore aggiunto della biblioteca. Apprezzo molto il professore Irti per l’affezione che continua ad avere per la sua città d’origine, dedicando tempo e risorse ad Avezzano, allo studio e alla ricerca. Ringrazio la Fondazione Carispaq, il presidente Marco Fanfani, l’attuale cda e quello precedente, per aver sposato da subito il progetto di riconsegnare una struttura del centro ai cittadini di Avezzano che oggi possono goderne come un polo culturale».