Questa è una storia vera, raccolta dalla testimonanza di una carissima amica, ma credo sia la voce di tante casalinghe, di tante persone che hanno avuto lo stesso problema. Alla mia amica gli darò un nome convenzionale, la chiamerò Carla. Carla circa due anni fa viene chiamata da una sua amica, che l’avverte che nel pomeriggio, sarebbero venute delle signore a casa sua, per presentargli l’ultimo modello di un aspiratore di una famosa marca, di un azienda di vendita porta a porta, se voleva esser presente. Carla nel pomeriggio si reca dall’amica, le venditrici erano due, una molto silenziosa, la responsabile, e l’altra molto attempata, parlava solo lei, era solo lei, il prodotto presentato era il migliore al mondo. Dopo un ora di presentazione, la venditrice piu’ attempata si rivolge a Carla, dicendogli se voleva la base o tutto il kit in offerta, Carla dal suo canto gli riferisce che il prodotto sembra ottimo, ma il prezzo era alto, per questo per prendere una decisione doveva sentire sempre il marito. La venditrice la rassicura che intanto poteva dargli i dati, ed aveva comunque 60 giorni per rinunciare, senza problemi. Carla fornisce i dati, ma non ha con se i documenti necessari, La signora molto scaltra, gli dice che non era un problema, perchè li poteva fornire anche in un secondo momento, basta che il contratto rientrava in agenzia la stessa sera per avere lo sconto, anche con solo con i documenti a voce, senza il cartaceo. Carla ha sottolineato che se il marito era contrario all’acquisto poteva disdire tutto, ma le venditrici l’hanno rassicurata che si poteva fare tranquillamente la disdetta. Il giorno dopo, le venditrici ,ricontattano Carla per chiedere la fotocopia dei documenti, ricevono le copie, e Carla gli evidenza che il marito era fuori per lavoro e che nel weekend gli avrebbe parlato, comunque viene rassicurata che puo’ annullare tutto. Carla parla con il marito, che gli dice che se in settimana arrivavano dei soldi, che aspettavano da tempo, potevano tranquillamente acquistare l’aspirapolvere, altrimenti dovevano pazientare, e disdire tutto. La settimana seguente un corriere fa recapitare alla sig. Carla tutto il kit, aspirapolvere, lavapavimenti ecc, naturalmente spaventata, che già era tutto a casa, chiama la venditrice e gli dice quanto riferito dal marito, ma viene di nuovo rassicurata che puo’ annullare tutto e mandare indietro i prodotti recapitati. Dopo una decina di giorni, il marito dice a Carla di annullare il tutto, perchè purtroppo i soldi che aspettavano non arriveranno. Questa volta però la venditrice gli dice che non si poteva far nulla, lei doveva rifiutare la consegna del materiale già al corriere?!?!?! si incomincia a sentire puzza di bruciato. La signora Carla, vedendosi ingannata, espone denuncia nei confronti della responsabile delle vendite. Dopo qualche settimana, arriva sul numero di Carla una telefonata minacciosa della venditrice e del marito che doveva ritirare subito la denuncia o passava dei guai. Carla, dell’accaduto, fa una segnalazione alla direzione della nota società, che la fa contattare da un responsabile per l’Abruzzo. Fissato l’appuntamento, Carla incontra un responsabile, che la rassicura che nel momento che ritira la denuncia verrà annullato il contratto,e che passerà un addetto per riprendere il tutto. Carla dopo qualche giorno ritira la denuncia, da quel giorno il numero del responsabile, che l’aveva contattata non desta nessuna risposta, ma dopo una settimana o due gli arriva una lettera dalla direzione di sollecito di pagamento. Carla scrive alla società senza aver risposta, alle telefonate fatte al numero aziendale nessuno sa aiutarla, fino all’epilogo di due settimane fa, un ingiunzione di pagamento presso terzi. Questa è l’Italia. Le venditrici porta a porta hanno un compenso in percentuale, in base alle vendite fatte,perciò devono vendere in qualsiasi modo.Se volete acquistare un aspirapolvere, o altro, recatevi in negozio cosi siete consapevoli di quello che acquistate, è una vostra scelta, e se vi capita la stessa situazione non siete ingenui.