Bambini con autismo: ci vogliono mille giorni prima di una “presa in carico”

L’AQUILA- Ci sono voluti mille giorni per far sì che quattro bambini con autismo, in attesa della dovuta “presa in carico” presso le Strutture convenzionate d’Abruzzo, avessero finalmente riconosciuto il diritto ad un programma personalizzato a carico della Asl di Chieti.

A renderlo noto Autismo Abruzzo Onlus, in occasione della conferenza stampa che si è tenuta stamane presso la Sala Polifunzionale “Arnaldo Leone” di Arkhé, durante la quale sono state illustrate le decisioni del Tribunale di Vasto. Il Tribunale Collegiale è stato investito a seguito del rigetto dei ricorsi presentati al Giudice di prime cure che aveva ritenuto infondato il diritto dei bambini.

Il programma personalizzato atteso dai bambini prevede un intervento riabilitativo intensivo e globale, di circa 15 ore settimanali, nel rispetto delle Linee Guida nazionali per l’Autismo e con le metodologie indicate (Aba-Teacch-Denver) come le più efficaci per l’acquisizione di autonomie e competenze.

Nonostante le Leggi, i nuovi LEA (livelli essenziali di assistenza, l’autismo è ufficialmente nei LEA dal gennaio 2017), le disposizioni specifiche a tutela delle persone con autismo, e sebbene Enti quali l’Ufficio Ispettivo Regionale, il Commissario alla Sanità Regionale, la Commissione Regionale di Vigilanza, il Consiglio Regionale e la Giunta Regionale se ne siano occupati, le coraggiose famiglie dei quattro bambini si sono viste costrette a far ricorso alle vie legali per l’affermazione del diritto alle cure. Grazie alle decisioni del Tribunale, queste famiglie potranno ora contare su un servizio sanitario pubblico chiamato a garantire qualità e continuità nel tempo, assicurando ai loro bambini un futuro meno tortuoso.

L’Associazione Autismo Abruzzo Onlus e l’Avvocato Giovanni Legnini hanno finora conseguito sei ordinanze di “presa in carico” con accoglimento totale da parte dei Tribunali interessati. Le azioni a difesa delle famiglie con autismo, determinate ad affermare il diritto alle cure sancito dalla prima legge sull’autismo (134/2015) e dai nuovi Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria, saranno costanti anche grazie all’impegno volontario dell’Avvocato Legnini.

“Tale decisione – ha affermato Dario Verzulli, Presidente dell’Associazione Autismo Abruzzo Onlus – riafferma il principio di tutela del diritto alle cure per le persone con autismo, evidenziando ritardi e anomalie del sistema territoriale. Il ‘modello L’Aquila’, con la gestione di servizi specifici per l’autismo a conduzione pubblica, dimostra invece maggiore dinamismo rispetto a quanto messo in atto nelle altre ASL”.

Il Tribunale Collegiale ha inoltre condannato la ASL di Chieti al pagamento delle spese legali per oltre 33.000€ per i quattro ricorsi e i conseguenti quattro reclami. “Un pizzico di attenzione – ha commentato Autismo Abruzzo Onlus – avrebbe assicurato le cure ai bambini in tempi adeguati, un po’ di serenità alle famiglie e avrebbe fatto risparmiare alla ASL un sacco di soldi”.

Alla conferenza stampa erano presenti anche Serafino Simoni, Socio fondatore Autismo Abruzzo Onlus e Giovanni Cappelli, Volontario Autismo Abruzzo Onlus.

Redazione - Il Faro 24

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