BASTIONE RITROVATO: INTERVENTO DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI

“Un concorso di progettazione che individui la migliore idea, per conciliare il recupero e la valorizzazione dei reperti storici e le esigenze della città contemporanea”

Dalle ipotesi sulle prime forme della città – facendo riferimento alle fonti e agli studi effettuati negli anni – al nuovo disegno di come potrebbe essere. Il ritrovamento del bastione della fortezza di Pescara durante i lavori ferroviari di fronte al campo Rampigna, offre all’ordine degli Architetti, pianificatori paesaggisti e conservatori di Pescara, l’occasione di ribadire la necessità di un progetto di architettura, facendo appello allo specifico ruolo dell’architetto per gli interventi sul patrimonio storico-artistico, a fronte peraltro delle dichiarazioni del sindaco Carlo Masci sull’intento di valorizzare il ritrovamento. 

“Ci affacciamo alla finestra – dicono dall’ordine – e immaginiamo una nuova idea di città. Non possiamo non sentirci chiamati in causa in questo progetto, ribadendo la necessità di una visione complessiva e di un’architettura di qualità”.

Il ritrovamento del bastione si aggiunge ad altri precedenti, dal mosaico romano della golena sud ai ruderi di Santa Gerusalemme, tutti da valorizzare. Fino al campo Rampigna, sotto il quale è stata ipotizzata la presenza di una necropoli romana. Per non dire dei ritrovamenti degli anni passati, sempre di altre porzioni di bastione, poi resi inaccessibili per sempre.

“Siamo certi che il sindaco, che spesso ribadisce il suo amore per la città, vorrà mettere in atto tutte le misure necessarie per tutelare il ritrovamento, promuovendo un progetto di valorizzazione di tutti i reperti storici presenti nell’area che tenga in considerazione, allo stesso tempo, la stratificazione del tessuto storico e le esigenze della città contemporanea – commenta Angelo D’Alonzo, presidente dell’ordine degli Architetti di Pescara -. Quale migliore stimolo per noi architetti? Quale migliore occasione per un concorso di progettazione che selezioni la migliore idea in tal senso? Quale migliore opportunità per riportare all’attenzione dei cittadini la storia della città, e restituire ad essa un’identità non sempre percepita? Per esempio attraverso un convegno e una mostra che raccolga la copiosa documentazione accumulata negli anni dalle associazioni, dall’università e da tanti cittadini che hanno a cuore Pescara e le sue origini”.

Il luogo deputato ad accogliere tutto ciò è l’Urban center, le cui attività sono coordinate appunto dall’ordine degli Architetti, luogo di incontro tra cittadini ed enti territoriali su temi e  progetti urbani.

“La proposta è che l’amministrazione comunale individui opportune risorse finanziarie e bandisca al più presto un concorso di progettazione a due fasi, per avere subito un patrimonio di idee per valorizzare i reperti storici, in un’ottica di riassetto dell’intera area sulla quale insisteva l’antica fortezza – aggiunge il presidente Angelo D’Alonzo -. Da queste idee saranno poi selezionate quelle ritenute migliori per gli ulteriori approfondimenti progettuali e l’individuazione dell’intervento che sarà realizzato”.

Per gestire il concorso di progettazione e garantire trasparenza e tempi certi, l’ordine degli Architetti pescarese mette a disposizione gratuita dell’amministrazione comunale la piattaforma del consiglio nazionale architetti, già utilizzata da numerose città italiane per concorsi di riqualificazione urbana (https://concorsiawn.it/).

Redazione - Il Faro 24

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