500mila euro prelevati dalle offerte dei fedeli e spesi in viaggi, cene e soggiorni di lusso, nonché nell’acquisto di beni immobili. Per questo motivo andranno a processo Pietro Vittorelli, ex abate di Montecassino dal 2007 al 2013, in provincia di Frosinone – una delle abbazie più importanti d’Italia – e suo fratello, Massimo, intermediario finanziario. I due avrebbero messo in piedi una vera e propria associazione finalizzata al riciclo di denaro.
Al centro dell’inchiesta ci sono viaggi a Londra e Rio de Janeiro, hotel costosissimi, cene di lusso… e poi appartamenti e magazzini a Roma e San Vittore. L’abate era capace di spendere fino a 34mila euro al mese. Prelevava i soldi dai conti dell’Abbazia di Montecassino e li girava al fratello che li faceva fruttare e che poi glieli rigirava. I due sono stati rinviati ora a giudizio dal gip di Roma.