Nella categoria Junior, gli scudetti vanno a Gaia Ragazzini e Lorenzo Soldati
Il campionato italiano di fossa olimpica del 2020 si è chiuso nel segno della Benemerita. Il gruppo sportivo dei Carabinieri si è aggiudicato tre dei quattro titoli in palio ed è salito sei volte sul podio. Nel fine settimana del 26 e 27 settembre, sulle linee di tiro del Trap Concaverde di Lonato del Garda, 164 tiratori si sono affrontati per puntarsi al petto lo scudetto della categoria Eccellenza e delle qualifiche Lady, Junior maschile e Junior femminile.
Il nuovo campione italiano degli Eccellenza è stato Emanuele Bernasconi (120/125, 45/50). Il quarantacinquenne romano, in forza al gruppo sportivo dei carabinieri, dopo essere approdato in finale con il dorsale numero uno, ha messo alle spalle il compagno di squadra Valerio Grazini (117+2, 43/50), mentre a chiudere il podio è stato il bresciano Lorenzo Ferrari (117+9, 33/40), in forza alle Fiamme Oro. Dietro di loro, a seguire, si sono posizionati, nell’ordine: Riccardo Faccani (118+1, 27/35); Oronzo Rochira (118+0, 23/30) e Dario Caretta (117+8, 18/25).
Tra le Ladies, la migliore è stata Alessia Iezzi (111/125, 42/50). L’atleta delle Fiamme d’Argento si è imposta nettamente nella finale sul campo centrale del Concaverde, alla quale hanno preso parte sei tra le più forti tiratrici azzurre. La prima ad abbandonare il gruppo è stata Isabella Cristiani (110/125, 17/25), seguita negli spogliatoi da Giulia Pintor (113, 22/30) e Maria Lucia Palmitessa (119/125, 25/35). Per l’azzurra di Monopoli, arrivata in finale con il miglior punteggio di gara, fatali si sono rivelati i tre zeri nei cinque piattelli antecedenti la sfida per le medaglie. A lottare per il titolo, sono rimaste così Jessica Rossi, Silvana Maria Stanco e Alessia Iezzi, tra loro separate da un solo piattello. I tre zeri di fila nello step successivo sono costati decisamente caro alla campionessa olimpica di Londra 2012, Jessica Rossi (112, 29/40), mentre la Iezzi ha allungato il passo, staccando di quattro punti la diretta inseguitrice. Nel segmento decisivo, nonostante il punteggio pieno di Silvana Stanco (117, 39/50) negli ultimi dieci piattelli, la tiratrice di Chieti ha mantenuto la leadership e vinto il tricolore.
«Il meteo di queste due giornate ha reso tutto più complicato e ha fatto sì che solo i più forti potessero arrivare fino in fondo – ha commento Albano Pera, commissario tecnico della nazionale azzurra – Tutto quanto si è svolto nel migliore dei modi e, come di consueto, il campo di Lonato si è rivelato un perfetto banco di prova per i nostri atleti». «Lonato superstar: un grande impianto che, non a caso, l’anno prossimo sarà sede di una gara di coppa del mondo, che andrà ad aggiungersi alle tante competizioni internazionali ospitate fino ad ora – ha aggiunto Luciano Rossi, presidente della FITAV – Le condizioni atmosferiche hanno reso ancora più impegnativa questa finale, ma noi Italiani, proprio quando le missioni diventano difficili, tiriamo fuori il nostro meglio. Complimenti a tutti, ai giovani e ai meno giovani, per l’altissimo livello che hanno dimostrato in pedana». «Ringrazio veramente tutti quelli che ci hanno onorato della loro presenza – ha concluso Ivan Carella, presidente della struttura ospitante – Oggi abbiamo visto in azione i nostri atleti di punta e la soddisfazione è enorme».
Chiudiamo la cronaca sportiva con uno sguardo al futuro: il settore giovanile nazionale. Sul versante rosa, un’inarrestabile Gaia Ragazzini (115/125, 39/50) ha dominato la gara e, dopo essere giunta in finale con il migliore punteggio, ha messo alle proprie spalle Sharyn Dassè (108+3, 36/50), seconda, e Giorgia Lenticchia (108+2, 27/40), giunta terza. Tra i maschi, invece, il miglior Junior è stato Lorenzo Soldati (117+2, 45/50), che ha costretto sui gradini più bassi del podio Gabriele Solari (116, 44/50) ed Edoardo Antonioli (115, 34/40).