“L’adozione del bilancio consolidato rappresenta un passaggio fondamentale per programmare, gestire e controllare con sempre maggiore efficacia gli enti e le società che rientrano nel perimetro della Regione Abruzzo. Si tratta pertanto di un documento che assolve a funzioni essenziali di informazione, sia esterne che interne”. Lo dice l’assessore regionale al Bilancio, Guido Liris, alla luce dell’approvazione della delibera di giunta numero 888 dello scorso 31 dicembre con cui si è adottato il bilancio consolidato dell’ente al 31 dicembre 2019, atto che ora dovrà essere esaminato dal consiglio regionale.
Il bilancio consolidato ha il ruolo di strumento informativo primario dei dati patrimoniali, economici e finanziari dell’intero “gruppo Regione”, inteso come un’unica entità distinta dalle singole società o enti che lo compongono. Nel bilancio consolidato 2019 la Regione ha proceduto al consolidamento di due organismi strumentali, (Consiglio regionale e Agenzia sanitaria regionale), di sette enti strumentali controllati (Azienda Regionale per le Attività Produttive, le Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale di L’Aquila, Pescara, Teramo e Chieti, l’Agenzia Regionale per l’Informatica e la Committenza, l’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente), di quattro società in house (Tua Spa, Fira Spa, Abruzzo Sviluppo Spa e Abruzzo Engineering Spa), di altre due società interamente controllate seppur indirettamente (Sangritana Spa e Sviluppo Italia Abruzzo Spa, al 31 dicembre 2019 ancora in liquidazione) e della società Autoservizi Cerella Srl di cui la Tua Spa al 31 dicembre 2019 deteneva una quota di partecipazione pari all’80,05% del relativo capitale sociale.
Il bilancio consolidato per l’esercizio 2019 presenta un risultato economico positivo per 104,9 milioni di euro per effetto del risultato positivo della gestione caratteristica, pari a 219,3 milioni che assorbe e supera i risultati negativi della gestione straordinaria, pari pari a 50 milioni e di quella finanziaria, pari a 58,7 milioni.
“La Regione – conclude Liris – dovrà aumentare la propria capacità di orientare a monte l’operatività dei soggetti controllati, in particolare di quelli in house, in modo da programmare le attività salvaguardando gli equilibri di natura economica e patrimoniale”.