BLASIOLI SU FOCOLAI DI COVID 19 IN REPARTI DELL’OSPEDALE DI PESCARA: DALLA VERÌ NESSUNA RISPOSTA E UNA COMMISSIONE ISPETTIVA ISTITUITA SOLO CON COLPEVOLE RITARDO

Nel giorno in cui il CUP dell’Ospedale di Pescara, luogo frequentato quotidianamente da moltissime persone, tra le quali tanti anziani, registra 8 contagiati al Covid tra il personale, l’Assessore Verì non solo non ci ha fornito alcun aggiornamento su questa situazione, ma non ha risposto neppure ai quesiti puntuali dell’interpellanza che ho presentato sul Focolaio Covid nel reparto di Ortopedia del P.O. Santo Spirito di Pescara e nei reparti di Oncologia, Medicina (e forse Geriatria) e sul rispetto delle procedure previste dalle ordinanze del Presidente della Giunta regionale.

Nella prima settimana di Gennaio si è sviluppato un focolaio COVID all’interno del reparto di Ortopedia del P.O. Santo Spirito di Pescara che ha causato il contagio di 33 persone, tra pazienti e personale e di conseguenza il blocco dei ricoveri e il dirottamento dei nuovi ingressi sugli Ospedali di Penne e Popoli.

La medesima situazione si era verificata lo scorso marzo, in parte giustificata dai protocolli ancora in divenire e non erano disponibili molte delle precauzioni fortunatamente adottabili in questo periodo. Se pertanto la situazione di marzo poteva essere frutto di una sostanziale impreparazione giustificata dall’emergenza, questo non può dirsi per quanto avvenuto a inizio mese di gennaio, suscitando una legittima preoccupazione sul puntuale rispetto delle prescrizioni in vigore.

Nella notte tra Sabato 9 e Domenica 10 Gennaio 2021 il Covid Hospital di Pescara ha rifiutato il ricovero di pazienti positivi del Reparto di Ortopedia, Medicina e Oncologia, determinando con ciò la contemporanea presenza, all’interno dello stesso reparto, di pazienti positivi e pazienti negativi con il rischio di una possibile estensione del contagio “intraospedaliero”.

Com’è possibile che i contagiati del P.O. Santo Spirito non siano stati ricoverati nel Covid Hospital di Pescara, centro creato appositamente per l’epidemia da coronavirus e che ha il maggior numero di posti letto dedicati ai pazienti Covid-19, né in altri ospedali, finendo per contagiare pazienti e personale, se i dati di occupazione delle terapie intensive comunicate a Roma testimoniano un saldo positivo?

Anche su questo ho chiesto atti e dati in modo formale.

Tra i quesiti che abbiamo rivolto all’Assessore Verì, abbiamo chiesto:

·        se e con quali tempi vengono sottoposti a tampone gli operatori, infermieri e medici e in generale tutto il personale, anche privato, dell’Ospedale civile e se sia rispettato quanto disciplinato dalle ordinanze regionali e dalle direttive ministeriali;

·        se i pazienti sono sottoposti a tampone prima di essere operati o ricoverati nei reparti;

·        quali reparti godono delle cd. “Stanze grigie” previste dall’Allegato A all’Ordinanza n. 55/2020 e se i reparti sono in grado di ospitare i pazienti in attesa dell’esito del tampone su più stanze e se si è verificato che in alcune circostanze diversi pazienti siano stati collocati nella stessa stanza grigia, in attesa del tampone;

·        se nel P.O. Santo Spirito di Pescara siano correttamente utilizzati camici usa e getta sopra le divise, guanti, mascherine ffp2, visiere e tute e se tutti i DPI vengano forniti al personale in maniera sufficiente rispetto alle indicazioni fornite da Regione e Asl di Pescara;

·        di avviare un’indagine interna sul rispetto delle prescrizioni sanitarie legate all’emergenza COVID all’interno dell’Ospedale Santo Spirito di Pescara.

Lascia riflettere anche il fatto che il Direttore Responsabile dell’Ospedale di Pescara con una circolare diramata solo il 13 gennaio abbia modificato le modalità di accesso dei pazienti al blocco operatorio! Solo il 13 gennaio e solo dopo aver registrato questi cluster. È normale?

Ci aspettavano risposte concrete e una presa di posizione netta su tutti questi importanti interrogativi e invece l’Assessore Verì, nella sua risposta in aula, ha annunciato solamente l’istituzione di un’apposita Commissione ispettiva del Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo, istituita solo il 22 gennaio, a fronte dei contagi che sono noti dal 5 gennaio e di una mia richiesta esplicita in tal senso!

Aspetto che venga fornita una risposta esplicita ai quesiti avanzati e chiedo come sia possibile che oggi il CUP di Pescara abbia regolarmente funzionato, nonostante le accertate positività.

Redazione - Il Faro 24

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