Una crescita evidente sulla quale non può non aver inciso la contingenza legata al Covid. È questa in massima sintesi la cornice entro la quale si va ad inserire la situazione italiana del gioco online, una ascesa poderosa che, tuttavia, non può essere compresa al 100% se non va inserita in un discorso più ampio.
I vari lock down che si sono susseguiti hanno consentito l’incremento di tutto quello che transita su internet: a crescere sono stati diversi settori, da quello dell’informazione fino agli acquisti online passando per gestione di propri conti corrente (con un boom anche per gli home banking), gli investimenti e tutta la sfera ludica, che comprende per l’appunto anche il mondo del gioco.
Durante i mesi più duri della pandemia infatti, numeri alla mano, quasi il 40% degli italiani ha sperimentato almeno una volta il mondo dei giochi in rete: tra quelli maggiormente richiesti ci sono stati lotterie, scommesse sportive (sebbene durante il primo lock down i principali campionati europei fossero fermi) e soprattutto le slot machine.
Il comparto delle slot machine
Un mondo dorato quello delle slot machine, che da qualche anno a questa parte, già prima del Covid, aveva visto un passaggio graduale dal reale al virtuale. Complice la legge, che ha limitato sempre più la possibilità di diffusione sul territorio italiano delle slot machine fisiche, anche negli appositi punti adibiti, e la crescita dei siti web specializzati in slot machine online, che hanno affinato tecnologie di ultima generazione in grado di rendere ormai l’esperienza di gioco sul pc o su smartphone quasi del tutto uguale a quella reale.
Unendo tutti questi punti si può comprendere il perché della crescita enorme dei siti di slot machine negli ultimi mesi: tra quelli che hanno registrato il maggiore incremento, c’è Slotgallina.bet, una delle più amate nelle versioni da bar e da poco sbarcata anche in rete in una declinazione multimediale.
I numeri del gioco in rete
Si diceva dei numeri degli italiani che hanno giocato almeno una volta in rete negli ultimi mesi, quelli di pandemia. Per comprendere la portata del fenomeno basti pensare che nel 2020, quindi l’anno dell’esplosione del Covid e del primo lock down, quello più duro, la raccolta totale riferita al gioco in rete è stata pari a quasi 89 miliardi di euro.
Su questa crescita c’è anche un altro elemento che ha influito in modo diretto: l’evoluzione dei portali di gioco che possono garantire oggi un’esperienza sicura per l’utente. E qui ci si riferisce ovviamente soltanto ai portali che abbiano regolare licenza da parte dell’Agenzia Monopoli e Dogane, quella che in Italia è preposta a vigilare sul delicato tema del gioco.