Bracco: “Si investa sull’ARTA. Ha un ruolo chiave”

“In Sicilia le sostanze oggetto di monitoraggio sono state ben 193. Nella Provincia autonoma di Bolzano 180. In Abruzzo solamente 52. E soprattutto il famigerato glifosato, un erbicida particolarmente utilizzato in agricoltura e uno dei principali contaminanti delle acque, non è stato affatto preso in considerazione. Lacuna gravissima e ingiustificabile, considerato che proprio il glifosato risulta essere una possibile causa di cancro per l’uomo”. Il Consigliere regionale Leandro Bracco ha approfondito il complesso rapporto, relativo agli anni 2015 e 2016, elaborato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale) che riguarda la presenza dei pesticidi nelle acque facendo rilevare una mancanza che concerne la Regione Abruzzo. “Durante lo scorso mese di maggio – afferma l’esponente di Sinistra Italiana – in attuazione sia della Direttiva europea 2009/128 denominata ‘L’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi’ che del Decreto ministeriale 35/2014, l’ISPRA ha pubblicato il rapporto nazionale attinente proprio alla presenza di pesticidi nelle acque. Il documento, redatto attraverso il coinvolgimento delle Regioni e delle Aziende regionali per la Protezione dell’Ambiente, contiene i risultati del monitoraggio delle acque interne superficiali e sotterranee”. “In particolare – afferma Bracco – è stata studiata la presenza di pesticidi impiegati nel settore agricolo. Va detto che la questione risulta essere di primissimo rilievo considerati gli effetti che questi prodotti hanno sia sull’ambiente che per quanto riguarda la salute dell’uomo”. “In base ai dati Istat riferiti al 2015 – rileva il Consigliere – in Italia si utilizzano annualmente 130mila tonnellate di prodotti fitosanitari i quali contengono circa 400 sostanze diverse. Nello studio, in particolare, si legge che ‘nelle acque superficiali sono stati trovati pesticidi nel 67% dei 1554 punti di monitoraggio; nelle acque sotterranee nel 33,5% dei 3129 punti. Le concentrazioni misurate sono in genere frazioni di parti per miliardo ma gli effetti nocivi delle sostanze si possono manifestare anche a concentrazioni molto basse. Il risultato complessivo indica un’ampia diffusione della presenza e contaminazione da pesticidi’”. “I dati – evidenzia Bracco – appaiono preoccupanti se si considera che ‘la presenza di pesticidi nelle acque pone la questione delle possibili ripercussioni negative sull’uomo e sull’ambiente. Il confronto con i limiti stabiliti dalle norme dà indicazioni sulla possibilità di effetti avversi. Il 23,9% dei punti delle acque superficiali e l’8,3% di quelle sotterranee hanno concentrazioni superiori al limite'”. “Ciò che appare assolutamente deprecabile – sottolinea il Consigliere Segretario – è il fatto che tra le sostanze cercate non vi sia il glifosato, erbicida di cui molte associazioni hanno chiesto la messa al bando. Il monitoraggio di questo composto chimico diviene quindi assolutamente prioritario. E’ del tutto evidente dunque come la questione della tutela delle acque debba passare necessariamente proprio attraverso il potenziamento del monitoraggio e, di conseguenza, occorra destinare maggiori risorse economiche all’ARTA Abruzzo (Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente) affinché venga messa nelle condizioni di agire con maggiore incisività. Troppe infatti – conclude Leandro Bracco – sono le sostanze contaminanti che entrano in contatto diretto, soprattutto attraverso il consumo degli alimenti, con la salute dell’uomo”.

Redazione - Il Faro 24

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