Buoni shopping tra gli strumenti più apprezzati da aziende e dipendenti

Dalle crisi nascono sempre opportunità e così anche un avvenimento drammatico, come la pandemia da Covid-19, ha rappresentato un’occasione per migliorare i servizi soprattutto nell’ambito del welfare aziendale.

Si calcola che, dal 2016 fino ad oggi, le imprese impegnate nel welfare sono passate dal 9,7% al 21%.

Dati importanti che dimostrano che il benessere dei dipendenti stia sempre più a cuore delle aziende, delle imprese e delle società.

Alla luce dell’emergenza sanitaria, molte imprese si sono concentrate proprio sull’offerta di servizi sanitari, migliorando ed implementando quelli già esistenti ed aggiungendone di nuovi.

É aumentata considerevolmente anche l’offerta di coperture assicurative e prestazioni sanitarie a distanza, come i servizi di consulto psicologico o medico.

Nell’ottica del benessere dei dipendenti, molti passi in avanti sono stati fatti per conciliare la vita professionale con quella privata. Sono quindi aumentati i permessi e, con loro, la flessibilità lavorativa.

In particolare si è esplorata sempre di più la strada dello smart working, una soluzione diventata necessaria durante il lockdown in molti ambiti lavorativi.

Le aziende e gli stessi dipendenti hanno fatto di necessità virtù. Le prime hanno potuto tagliare un bel po’ di costi, mentre i secondi hanno potuto gestire meglio i loro impegni familiari e lavorativi, risparmiando un bel po’ in termini di carburante e di tempo.

Tra gli strumenti particolarmente apprezzati ci sono poi i buoni shopping, che aumentano significativamente il potere d’acquisto dei collaboratori.

I buoni shopping sono per l’appunto buoni acquisto, che ogni dipendente può utilizzare per acquistare i prodotti desiderati.

Possono essere usati per fare benzina, per fare la spesa al supermercato o ancora per effettuare acquisti online.

Soprattutto lo shopping online è molto apprezzato, essendosi diffuso rapidamente nel periodo di pandemia. Qualunque sia la modalità scelta per utilizzare i buoni shopping, i collaboratori possono ritenersi soddisfatti poiché il loro stipendio non viene eroso. L’importo è infatti esentasse e non concorre alla formazione del reddito.

Sono tantissimi i punti vendita che accettano i buoni shopping, quindi i dipendenti hanno una scelta molto vasta per acquistare ciò di cui realmente hanno bisogno. I buoni shopping, proprio per la loro elevata spendibilità, sono premi sempre molto apprezzati che aumentano la fedeltà del dipendente verso il suo datore di lavoro.

In generale si crea un clima armonico e disteso in azienda, a tutto beneficio della produttività aziendale. Un collaboratore felice è infatti un collaboratore produttivo.

I vantaggi però sono evidenti per la stessa azienda. I buoni shopping offrono interessanti vantaggi fiscali e sono deducibili come costo sostenuto per l’attività d’impresa al 100%, fino a 258,23 euro all’anno per persona.

Inoltre va sottolineato che sono ideali per adempiere agli obblighi previsti nei contratti collettivi nazionali di categoria, come quelli dei metalmeccanici.

Redazione - Il Faro 24

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