Castel di Sangro (AQ) – i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia hanno condotto in carcere un 27enne del posto dando esecuzione al provvedimento del Magistrato di Sorveglianza di L’Aquila che ha disposto la sospensione cautelativa dell’affidamento in prova cui beneficiava.
L’uomo, da qualche mese era stato ammesso al percorso di affidamento in prova ai servizi sociali, dovendo scontare una pena definitiva a 2 anni e 8mesi di reclusione, recentemente inflittagli dal Tribunale di Sulmona per delitti contro il patrimonio e in materia di droga. La misura alternativa alla detenzione, prevista dall’ordinamento penitenziario, impone una serie di prescrizioni cui il condannato deve assolutamente attenersi per ultimare il percorso di espiazione della pena.
L’azione di vigilanza profusa dai militari dell’Arma sul rispetto dei precetti è stata particolarmente attenta. Nell’ultima settimana sono state ravvisate gravi violazioni commesse dall’affidato in prova, il quale si è reso artefice di plateali esibizioni di sprezzo delle regole, addirittura diffuse per mezzo dei più conosciuti social network. Il video, postato in rete, è stato immediatamente acquisito agli atti, quindi supportato da una serie di accertamenti svolti a riscontro della condotta avuta dal giovane, che lo ha visto esplodere, in aria, colpi di arma da fuoco. L’arma utilizzata, verosimilmente una pistola del tipo scacciacani, è stata ritrovata dai carabinieri a seguito della perquisizione immediatamente effettuata. Rinvenuto anche il relativo munizionamento a salve e alcuni bossoli esplosi.
L’episodio, oltre che essere stato rapportato al Magistrato di Sorveglianza che vigila sulla posizione dell’affidato in prova, è stato riferito anche alla Procura della Repubblica di Sulmona che, in base agli elementi forniti dai carabinieri e agli accertamenti ancora in corso, dovrà pronunciarsi su eventuali ipotesi di reato correlate al comportamento del 27enne.
Nel frattempo, il giovane, in forza del dispositivo di sospensione intervenuto per ordine della Magistrato di Sorveglianza, è stato immediatamente rintracciato dai carabinieri e condotto presso l’istituto penitenziario di Chieti.