CATASTROFE E CREATIVITA’ – TORNA IL JAZZ

La natura, con scarponi chiodati, ha calpestato ancora pesantemente, lasciando impronte indelebili nell’anima della popolazione di un territorio che, senza preavviso è stata sradicata dalla propria terra.
Ma alla varietà dei fenomeni catastrofici corrisponde, con l’aiuto determinante dell’antidoto della creatività, una varietà sorprendente di spazi dotati di molteplici dimensioni che si intrecciano e si annodano dando luogo a configurazioni che, malgrado o forse grazie al miracolo di questa eterogeneità, creano quella solidarietà che, da sola, fa scorgere barlumi di speranza, pezzetti di arcobaleno tra le pieghe amare della vita quotidiana.
E allora dopo i musei anche il mondo del jazz si mobilita per aiutare la ricostruzione
Nel 2015, sono arrivati in 60 mila per seguire gli oltre cento concerti di “Il jazz italiano per l’Aquila”. Organizzata dal trombettista Paolo Fresu, con Enrico Rava, Enrico Pierannunzi, Rita Marcotulli, Massimo Nunzi, Danilo Rea, Maria Pia De Vito, Gino Paoli, la manifestazione ha coinvolto circa 600 musicisti provenienti da tutta Italia. Inebriante musica jazz nelle strade, nelle piazze, nelle chiese. Per un giorno intero gruppi e solisti, orchestre, allegre band hanno fatto battere il cuore del centro storico della città. Oggi “Il Jazz Italiano per l’Aquila”, iniziativa sostenuta e promossa per il secondo anno consecutivo dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e realizzato da Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ Musicisti italiani di Jazz e Casa del Jazz, diventa “Il Jazz Italiano per Amatrice e per e per gli altri territori colpiti dal sisma”.
Domenica 4 settembre, eventi e concerti caratterizzeranno la giornata: a Roma, dalla mattina al tardo pomeriggio alla Casa del Jazz, e in serata a L’Aquila sul piazzale della bellissima, se pur ferita, Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Grandi maestri e nuovi talenti, band e orchestre, con la loro musica saranno promotori di quella solidarietà che aiuterà anche materialmente le comunità del centro Italia. Infatti è prevista l’attivazione di una campagna di crowdfunding nazionale e di un sms solidale per raccogliere fondi destinati al restauro e alla riapertura di luoghi simbolo della cultura e del tessuto sociale dei centri storici. L’edizione 2015, “Il jazz italiano per L’Aquila”, fortemente voluta dal Ministro Franceschini, dal Sindaco Cialente e da Paolo Fresu, ha rappresentato un evento jazzistico importante per il nostro Paese, non solo per l’ampia, spontanea, partecipazione di generosi artisti e il grande successo di pubblico, ma soprattutto per l’intensità emotiva che ha accompagnato l’iniziativa nei luoghi e nell’anima.
Lo sarà anche per il 2016.

L.P.

Redazione - Il Faro 24

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