Celano, comitato Acqua Cara contro Amministrazione comunale: “Acqua passata non macina più”

Celano, CAM e gestione delle acque. Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa, giunto in redazione stamane, a firma del comitato Acqua Cara.

 

Un altro anno è trascorso per la nostra città senza che nessun buon risultato sia stato portato a casa da questa amministrazione nella vicenda CAM. Chi potrà dimenticare la siccità che ha colpito queste terre nel 2017? Fortunatamente le nostre sorgenti non seguono gli andamenti climatici e zampillano sempre fedelmente al miracolo che le ha generate; i nostri SS. Martiri sono fedeli al suo popolo e non sono come la nostra amministrazione che invece sta facendo “seccare” le speranze dei Celanesi. Tanto grande è la nostra ricchezza di acqua quanto misera, pressapochista e poco lungimirante è la gestione che ne sta facendo questa amministrazione comunale.

La dettagliata delibera n°45 del 18-11-2016 votata all’unanimità sembrava avere riacceso le speranze dei cittadini; di tutte le proposte, (sia di maggioranza che di opposizione) in essa contenute non ne è stato dato seguito a nessuna! Una per tutte: era stato conferito mandato ad uno studio legale di avanzare istanza di fallimento del CAM. Lo stesso esponente parlamentare del nostro Comune affermò testualmente: “il CAM non è più in grado di condurre la propria attività ed è tecnicamente fallito “. E allora? E’ da un anno (Gennaio 2017) che il comitato Acqua Cara aspetta d’incontrare l’amministrazione e il suddetto studio legale. Niente, studio legale sparito (e io pago…) e amministrazione altrettanto! Anche la causa in corso tra Comune e CAM sembra una farsa; un tiriamo a campare tra rinvii ed incompatibilità. C’è già chi grida all’inciucio!

 Ed intanto, (come continua tenacemente a scrivere l’editore del Piccolo Marsicano), “il CAM continua a farsi pagare le bollette (anche quelle delle fontanelle comunali), non fa la depurazione (o la fa male), aumenta le tariffe” …e, aggiungiamo noi, è anche arrogante !!! Pretende di installare nuovi contatori ad ogni costo facendoli pagare agli utenti ed applicando tariffe esosissime per ogni metro cubo della NOSTRA ACQUA. Ma allora amministratori da che parte stiamo? Ma è o no in vigore la delibera comunale che vieta l’installazione dei contatori ?

I cittadini non sanno più cosa fare! Alcuni, giustamente orgogliosi e preparati, rifiutano, opportunamente, l’installazione dei contatori almeno con queste tariffe! Altri, magari meno informati e poco partecipi alle vicende cittadine, cedendo a velate forme di ricatto, acconsentono.  Insomma la confusione regna sovrana mentre l’amministrazione ha altre cause da perorare! Ma certo, ormai siamo presi solo dalle grandi opere, dai grandi interessi che muovono somme di danaro ancora più grandi, da opere ciclopiche (parcheggio sotterraneo) cui il reale futuro beneficio per le esigenze e le caratteristiche della nostra cittadina lascia perplessi ed alimenta effettivamente non pochi dubbi.

La tutela dei propri cittadini deve iniziare dalle necessità fondamentali e quotidiane, dai bisogni primari che migliorano la qualità della vita oggi! Come appunto la gestione dell’acqua! Speriamo che questa amministrazione non veda la propria fine senza aver risolto la vicenda CAM! Tanto poi, per chi verrà sarà sempre colpa di quelli che c’erano prima!

Attenti politici, “ acqua passata non macina più” , così come in futuro potrebbe essere che “amministratore inadempiente non ci serve più “ .

 

                                                                                                    Comitato Acqua Cara

Redazione - Il Faro 24

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