Don Bruno Zafimana è il nuovo rettore dell’Arciconfraternita Sacro Monte di Pietà (chiesa di Sant’Angelo). Don Bruno, già parroco di Ovindoli e Rovere, celebrerà la sua prima messa nella cappella di Celano domenica alle 8.30 (l’orario è stato anticipato di mezz’ora rispetto al solito per permettere al sacerdote di potersi organizzare con le altre celebrazioni domenicali nelle sue parrocchie). Don Bruno è stato nominato dal vescovo Pietro Santoro e la scelta è stata condivisa anche dal responsabile delle confraternite don Vincenzo Piccioni.
Una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo all’Arciconfraternita e ai fedeli che ogni domenica partecipano alla funzione religiosa nella chiesa di via del Castello. «Siamo ovviamente molto contenti dell’arrivo del nuovo parroco», ha commentato il priore dell’Arciconfraternita, Francesco Felli, «ringraziamo il vescovo, monsignor Pietro Santoro, e don Aldo per essere riusciti a trovare un nuovo rettore in così poco tempo. Domenica il consiglio d’amministrazione, l’Arciconfraternita e i fedeli accoglieranno don Bruno con molta gioia». Il caso sollevato intorno alla chiesa di Sant’Angelo risale a una settimana fa: domenica scorsa, infatti, non si è celebrata la santa messa proprio perché non c’era più il rettore. Don Ilvio Giandomenico è stato spostato nella parrocchia del Sacro Cuore, sempre a Celano, lasciando vacante il suo posto a Sant’Angelo. Un fatto che ha innescato una serie di polemiche.
Il priore e gli amministratori dell’Arciconfraternita avevano preso posizione in merito stigmatizzando il «rimpallo di responsabilità», che c’era stato tra la curia e la parrocchia di San Giovanni, ritenuta territorialmente responsabile della nomina dei sacerdoti da inviare alle cappelle (6 in tutto), presenti in città. Adesso la pace è tornata. Per la felicità dei fedeli e di tutti quei cittadini (quasi la totalità) che alle confraternite riconoscono il merito di portare avanti le tradizioni secolari che caratterizzano la vita cattolica celanese.