E’ morto a 94 anni Roberto Cantelmi, ex titolare della “Bottega dello Scolaro”, tabaccheria e libreria storica di Celano gestita insieme alla moglie Pia Bonaldi. La notizia ha suscitato profonda commozione in tutta la città, dove Roberto Cantelmi era conosciuto da tutti e benvoluto. Sì tratta di un personaggio che nella sua vita ha saputo caratterizzare a suo modo uno spaccato della storia di Celano.
A lui sono legati moltissimi aneddoti e storie divertenti. Un uomo che ha vissuto intensamente la sua Celano, che amava e portava come esempio ovunque si trovasse.
Roberto era il figlio di Augusto Cantelmi, Cavaliere di Vittorio Veneto, conosciuto anche per la partecipazione al programma televisivo “Lascia o Raddoppia”, condotto da Mike Buongiorno . Come tantissimi suoi coetanei Roberto è stato emigrante in Venezuela. Tornato negli anni ’50, ha ripreso l’attività del padre di via Filippo Carusi, fino al giorno del pensionamento. Nel Dna di Roberto Cantelmi c’era anche il calcio: era tifosissimo del Celano, che per lui era più che una passione. Viveva lo sport così come viveva la sua città, in prima linea. Il figlio Augusto, oggi giornalista parlamentare, è stato anche il capitano di quella squadra di calcio, che riuscì ad approdare in serie C2.
Alpino e devoto di San Francesco di Assisi, Roberto Cantelmi, seguendo le orme del padre, era un fervido sostenitore della causa di Beatificazione di Fra’ Tommaso da Celano, primo biografo del Santo di Assisi. “Mi dispiace veramente tanto”, ha commentato la notizia il sindaco Settimio Santilli. “ Roberto Cantelmi era benvoluto da tutti e io, così come tantissimi altri celanesi, ho avuto modo di frequentare la sua cartolibreria, che più che un negozio era un vero e proprio luogo di ritrovo. Quando si andavano a comperare i libri per la scuola era una festa, piena di tanti giovani e lui con la moglie Pia, entrambi affabili e gentili, erano gli zii di tutti. Il mio pensiero e abbraccio va alla moglie e al figlio, l’amico Augusto”. “A Celano”, ricorda in un post il Maestro Nazzareno Carusi, “prima dei computer, andavi nella libreria di Roberto Cantelmi e della sua Signora Pia e lui, di botto, sapeva dirti subito se un libro che cercavi c’era o sarebbe arrivato in poco o tanto tempo. Oppure no, non era uscito; anzi, forse non c’era proprio, perché tu ne avevi certamente la notizia – ti diceva senza farti mai notare che sbagliavi – ma poteva darsi, pudico, che ti ricordassi male titolo o editore. E quando veniva poi settembre, con tutti noi e le mamme lì pei testi della scuola, di ogni scuola, era un viavai fitto fitto d’impazienti che smistava andando di continuo dal negozio al magazzino, sorridendo d’eleganza. L’eleganza che i libri danno non sempre a chi li studia; ma a chi li custodisce nella commovente libreria d’un commovente piccolo paese, sì. Roberto Cantelmi, classe 1926 come mio padre, era l’uomo dei libri. L’uomo dei sogni. Perché i libri, sogni sono. E chi li ha amati tanto come lui, l’idea del sognatore mi suggeriva allora e l’idea del sognatore mi resta pure oggi che è partito per lassù. Ciao, Robbè. Abbracciami papà”. I funerali di Roberto Cantelmi si celebreranno oggi pomeriggio alle 15.30 nella chiesa di San Giovanni Battista.