“Celano: la Corte dei Conti richiede maxi risarcimento a un impiegato”.(Notizia apparsa sul Quotidiano Il Messaggero lo scorso il 23 luglio). Ancora una volta a farne le spese potrebbe essere un dirigente comunale, dichiara il segretario del Pd Calvino Cotturone, ma l’indirizzo politico quale è stato? Perché non investire quei soldi sul sociale?
Era il 22 dicembre del 2012 quando durante un consiglio comunale l’amministrazione Piccone decise di approvare una convenzione con la società F.C. Marsica Srl. La squadra di calcio fino al giugno precedente era presieduta dal padre di Filippo Piccone Sindaco di Celano allora anche Senatore. Nel consiglio comunale svolto pochi giorni prima del Natale 2012 venne concesso un contributo annuo di 120 mila euro. 80 mila euro per la gestione dello stadio Piccone, 40 mila euro per la gestione dello stadio Bonaldi. Ai 120 mila andava aggiunta quella già erogata poco prima, nel mese di luglio 2012, per un importo di 49 mila euro. In definitiva per l’anno 2012 era stato previsto un contributo totale di 169 mila euro al quale andavano detratti 9 mila euro per l’affitto simbolico dello stadio Piccone. Votando contro in quel consiglio comunale, insieme agli allora colleghi di minoranza, ricorda il segretario del Pd Calvino Cotturone, facemmo notare che nel periodo luglio 2006-luglio 2012 erano stati stanziati complessivamente circa 1.093.660 euro. Una esagerazione che ci portò a votare contro e ad evidenziare come i cittadini facessero fatica a pagare le tasse, ad arrivare alla fine del mese ed i soldi pubblici andassero spesi in maniera più oculata. Per di più con una convenzione che non era assolutamente chiara in quanto prevedeva il pagamento immediato del contributo a fronte di una rendicontazione delle spese fornita solo successivamente.
Come al solito fummo accusati dall’allora Sindaco e da alcuni consiglieri di maggioranza di non volere il bene del calcio. A distanza di 6 anni i fatti possono essere più chiari all’opinione pubblica.
Proprio quella convenzione con quei contributi potrebbero mettere nei guai contabili l’ex dirigente del comune di Celano Federico D’Aulerio mandato sotto processo contabile dalla Procura regionale della Corte dei conti dell’Aquila. Secondo l’accusa il dirigente comunale ha posto in essere <<una condotta gravemente colposa>> avendo avallato due determinazioni illegittime con le quali sono stati liquidati gli importi non spettanti alla società interessata. Sempre secondo l’accusa non solo tali rendicontazioni sono risultate <<palesemente insufficienti per giustificare l’erogazione comunale>> ma talune delle spese sostenute dalla società sportiva non potevano essere rendicontate.
Rimaniamo come sempre garantisti, ma il dubbio che abbiamo è sempre lo stesso: possibile che Sindaco, ed Assessori non abbiano dato un indirizzo politico ai dirigenti da loro nominati senza vigilare sul loro operato?