CELANO. SANTILLI, VIA GUALCHIERA CAMBIARE TUTTO PER NON MUTARE NULLA

Cambiare tutto per non cambiare nulla, l’ormai celebre frase tratta da Il Gattopardo di Tommasi di Lampedusa, calza a pennello per definire l’ormai fin troppo intricata e dibattuta vicenda riguardante la ex Cartiera di via Gualchiera. Di chiacchiere spesso inutili sul’argomento tante, di proposte serie e fattibili, zero assoluto.

Cosi’ il Sindaco di Celano, ing. Settimio Santilli, a proposito dell’ennesimo intervento, questa volta dell’avvocato avezzanese Umberto Irti, presidente dell’Archeoclub della Marsica, che plaude alla Soprintendenza che ne ha evitato momentaneamente la demolizione.

“Fa senz’altro piacere – prosegue il sindaco Santilli – conoscere l’interessamento ed i pareri di coloro che su taluni argomenti dovrebbero avere le necessarie conoscenze e sensibilità per avviare un dibattuto costruttivo ed efficace, a cui spero lo stesso avvocato Irti si indirizzi. Non fa piacere al contrario, quando tali interventi rimangono fini a se stessi: l’ex cartiera di Celano, ha si una sua valenza storica che nessuno ha mai voluto rinnegare, da tempo immemore, però non ha più alcuna valenza funzionale. Sarebbe opportuno sincerarsi personalmente, e sul posto, del reale stato in cui versa l’area, e non affidarsi ai “sentito dire” da parte di  coloro che hanno dimostrato, in questa occasione come in altre in precedenza, di non volere affatto il bene della Città”.

“Dispiace, e lo dico con rammarico, che venga travisato un corretto e trasparente percorso di recupero da parte dell’attuale Amministrazione comunale che ha posto tra le priorità assolute la sicurezza e l’incolumità fisica dei cittadini. Meraviglia infatti, come non si faccia rilevare oltre alla valenza storica, anche lo stato di pericoloso e pessimo degrado in cui versa l’area. La storia dell’immobile infatti, è fatta anche di ordinanze di messa in sicurezza emesse dai Sindaci che mi hanno preceduto e persino dai Vigili del fuoco. Aggiungo poi, che la zona era già parte di un piano particolareggiato approvato dalla Provincia che prevedeva una nuova viabilità e permetteva ai privati possessori di apportare modifiche e ristrutturazioni agli edifici ricadenti nell’area, proprio perché su questa, nessun ente sovracomunale aveva apposto vincoli di natura storica”.

“Per quanto concerne la procedura da concordare con la Soprintendenza – dice ancora il Sindaco – questa si sarebbe attivata nel momento in cui l’Amministrazione sarebbe diventata proprietaria degli immobili, solo dopo la procedura di esproprio. Dimostrazione ne è, che la soprintendenza ha inviato comunicazioni scritte ai privati e per conoscenza al Comune. Tengo, comunque a riaffermare con vigore che l’amministrazione da me guidata, e quella in precedenza dell’on. Piccone, della quale facevo parte, ha più volte dato dimostrazione di quanto tenga alla tutela,  alla conservazione e alla divulgazione della storia di Celano. Cito solo alcuni interventi, quali l’area adiacente il museo di Paduli in occasione della realizzazione dell’impianto fotovoltaico, il monumento di Berti alla sorgente dei Santi Martiri, la conservazione di un edificio storico come quello dell’Auditorium “Fermi”, dove recentemente sono state trasferite le scuole”.

“La cartiera esiste in quell’area da moltissimi anni, come mai qualcuno si accorge dell’esistenza di un monumento di cosi’ alta valenza storica e culturale solo oggi? Dove erano ai tempi? Come amministrazione comunale abbiamo proposto alla cittadinanza un articolato e funzionale piano di recupero dell’area che prevedeva anche la rievocazione della memoria storica della Cartiera, mentre siamo ancora in attesa di conoscere, da parte degli oppositori al progetto, le soluzioni alternative”.

“Ad ogni modo – conclude il Sindaco Santilli – posso affermare che la partita non è chiusa definitivamente. La stragrande maggioranza dell’opinione pubblica aveva mostrato segni di apprezzamento al piano di recupero che avrebbe eliminato ruderi pericolosi e migliorato la viabilità pedonale ed automobilistica. La partita è appena iniziata e insieme alla Soprintendenza, ai privati possessori dei ruderi e, mi auguro anche con il coinvolgimento di una autorevole personalità come l’avvocato Irti, venga individuata la più idonea e soddisfacente soluzione ad esclusivo interesse della cittadinanza”.

Redazione - Il Faro 24

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