“Se lo si può sognare, lo si può fare e se ci si impegna per veder felice la propria gente e bella la propria città, lo si deve fare con anima e cuore”, ha spiegato il primo cittadino.
È solo una piccolissima parte della riqualificazione di tutto il quartiere Stazione, Tribuna, Vaschette, Muricelle.
I lavori stanno giungendo ormai al termine e saranno uno spettacolo. È tutto ancora in itinere, ma siamo a buon punto.
Dal centro per l’autismo, al centro antiviolenza donne, al centro ludopatie, alla scuola Benedetto Croce, alla palestra, al campo in playground, al campo da calcetto, a tutte le strade che insistono nel quartiere.
Nel campo dietro la chiesa del Sacro Cuore sono cresciute, con la guida sapiente di Riccardo Paris, Don Claudio e Don Giuseppe, intere generazioni, in mezzo a fango e polvere, me compreso.
Quante partite giocate su quel campo e quanti bei ricordi.
Quella periferia spesso denigrata socialmente e culturalmente che ha avuto il coraggio e la determinazione di riscattarsi e di crescere.
Rimango convinto, ma è solo un mio pensiero personale, che dalla conformazione urbanistica e dai servizi che insistono su un quartiere dipenda lo sviluppo sociale e culturale delle persone che abitano quel quartiere.
Il degrado non motiva alla bellezza.
Se realizzi e mantieni il bello, il popolo mantiene il bello e genera altro bello ancora”.