Il candidato consigliere alle elezioni di Cerchio per Gianfranco Tedeschi Sindaco esprime di seguito, in una nota, i suoi motivi che lo hanno spinto alla candidatura e spiega i suoi intenti per il futuro amministrativo del suo paese:
“Salve a tutti sono Cristian Continenza, ho 37 anni e lavoro in Asl nel reparto Hospice, a Pescina. Negli scorsi anni molti mi hanno cercato per una candidatura alle elezione ma ho sempre declinato l’impegno. Questa volta invece, è andata diversamente. Mi sono sentito pronto e felice di accettare questa nuova sfida con questo gruppo di “amici”. Come tutti sanno io non sono un politico, non voglio fare promesse che non sarei in grado di mantenere, ma posso garantire, invece che mi metterò in gioco per gettarmi anima e corpo nella collaborazione dell’amministrazione del MIO paese. Voglio mettere a disposizione tutte le mie idee e le mie energie per far tornare Cerchio ad essere un paese giovane ed attivo, un modello per tutte le comunità circostanti.
Chi mi conosce sa, che nel mio piccolo sono sempre stato attivo nella vita sociale del paese e voglio continuare a farlo in una veste “più ufficiale” e con tutte le maggiori possibilità che ciò inevitabilmente comporta.
Alcune delle sfide che ho intenzione di vincere sin da subito, saranno quelle di creare una squadra di calcio del paese, per cercare di coinvolgere attivamente tutti gli appassionati di calcio; vorrei inoltre creare uno sportello attivo dove TUTTI i più giovani possano recarsi liberamente a proporre nuove idee e perchè no, anche a proporre quelle esistenti; vorrei rendere poi attive e valorizzare il teatro e la sala polivalente che il paese ha e di cui deve andare orgoglioso; ultimo, ma non per importanza, va il desiderio di organizzare “l’estate cerchiese come quelle di una volta” piena di eventi e manifestazioni che oltre ad intrattenere i miei concittadini sia anche di richiamo per quelli dei paesi della zona.
Spero vivamente che il paese credi in me e mi dia fiducia per avere modo di dimostrare a tutti i cerchiesi che le mie non sono parole ma saranno “fatti”.