Riaprirà il 19 settembre l’edificio della scuola elementare e media di Cerchio. Questo è quanto emerso dall’incontro pubblico con i genitori tenutosi ieri, venerdì 9 settembre, al teatro comunale “Nicola Calipari”.
“Rivolgersi a una platea di genitori presuppone il fatto di avere una certa serenità e tranquillità. Vedete: io sono tranquillo.” Esordisce così il Sindaco, Gianfranco Tedeschi, rivolgendosi a una fitta platea vogliosa, ma soprattutto ansiosa, di conoscere come stanno le cose. “Già dal 2006, circa 10 anni fa, avevamo pensato, insieme ai comuni di Aielli e Collarmele di creare uno stabile unico che potesse accogliere i nostri studenti. La struttura, che si sarebbe estesa in località Ortosereno a Cerchio, lungo un solo piano per un migliaio di metri, avrebbe rappresentato una delle realtà più significative che l’unione tra i nostri comuni poteva creare. Dopo il terremoto del 2009 a l’Aquila abbiamo ripreso, con le amministrazioni comunali, il discorso con più convinzione fino a che, nel 2011/2012, con la separazione delle direzioni scolastiche ci siamo persi di vista. Con Aielli, comune con il quale abbiamo continuato a condividere determinati servizi, avevamo pensato ancora nel 2014 di poter, almeno stavolta, inserire i nostri ragazzi, in un unica struttura, proprio su ad Aielli. Successivamente l’Amministrazione comunale ci ha comunicato che la suddetta scuola poteva ospitare solo un certo numero di studenti. Siamo qui, oggi, affinché possiamo insieme individuare una strategia comune anche se, vi confesso, che io una mia idea già l’ho ben chiara. Un edificio idoneo allo scopo della propria funzione – spiega il sindaco Tedeschi- è un edificio che, subito dopo un’evento sismico, non ha riportato alcuna lesione. Subito dopo l’evento del 2009, a cui mi riferivo prima, ho affidato la verifica degli edifici del paese a tecnici di cui io mi fido ciecamente. Il cosiddetto studio della vulnerabilità non è altro che lo studio sulla sollecitazione che può avere un fabbricato in base a delle ipotesi di calcolo. I parametri vanno da 0 a 1 e hanno come tasso minimo lo 0,20 circa un quinto, dunque. Dagli studi effettuati emerge chiaramente -continua il sindaco- che l’edificio che abbiamo di fronte ha sicuramente parametri pari o superiori allo 0,49. Non dimentichiamoci, parlo da padre, che anche i miei figli dal 2009 al 2011 hanno continuato a frequentare questa scuola”.
Alle parole del sindaco hanno interagito numerose domande:” Sono pronto ad ascoltare qualsiasi parere anche il più distante dal mio punto di vista. Nei giusti modi, nei toni pacati di persone civili quali siamo”.
Alle domande sulla sicurezza della scuola il sindaco ha risposto:” Dirvi se la scuola è sicura? Sicuramente lo studio di vulnerabilità può rappresentare, per edifici di così vecchiaa data, una fotografia pressapoco parziale. Io non voglio dirvi che, in caso di un forte terremoto, questo edificio sicuramente resterà in piedi. Vi dico che come genitore comprendo pienamente le vostre preoccupazioni. Quello che ci rassicura, però, è il fatto che esso risponde di gran lunga ai parametri che ci da la legge. L’utilizzo di questo edificio, dunque, è sicuramente consentito. Voglio però, in accordo con la coordinatrice scolastica, aspettare un’altra settimana in modo da lasciare il tempo ai tecnici di ultimare, come ennesima tutela, le ultime verifiche richieste. Una volta varato il loro esito positivo l’edificio sarà pronto a ripartire in data 19 settembre”.
A viaggiare nella stessa direzione di Tedeschi anche Enzo Di Natale, Sindaco di Aielli:” Viviamo, ad oggi, in uno stato di diritto. Non possiamo pensare che l’evento di Amatrice abbia sospeso le normative vigenti sostituendole, di colpo, con paure e ansie legittime. Noi sindaci, a fronte delle numerose riunioni, che in questi giorni stiamo affrontando, e alle direttive del Prefetto stesso, possediamo sicuramente una mole di informazioni maggiore delle vostre. Avete avuto la possibilità di vedere la situazione solo frontalmente; noi abbiamo una visione generale. Mi raccomando -chiude Di Natale- non lasciamoci ingannare da quelle immagini che provengono dalla scuola di Amatrice. Quello, per chi non lo sapesse, era un edificio senza alcun adeguamento sismico”.
Alex Amiconi