Cerchio, studenti-Ciceroni per le giornate del Fai (foto)

Cerchio. Si è concluso ieri, domenica 26 marzo, il duplice incontro con le “Giornate FAI di Primavera“. I ragazzi della scuola media nelle vesti di “Ciceroni di giornata” hanno accompagnato i visitatori, dalle ore 10 in poi, nel percorso storico-artistico cerchiese.
Un percorso che dall’ex convento degli Agostiniani Scalzi (ex sede municipale e del Museo Civico di Cerchio – reso inagibile dal sisma del 2009 – prossimo alla riapertura al pubblico) passa alla visita della Chiesa della Madonna delle Grazie (edificata nel 1530 dall’antica universitas Circuli) prima di snodarsi nelle strade del paese.
Seconda tappa la “fontana del C’sar“, opera di Giovanni Feneziani. L’autore fece posare, per la realizzazione dell’opera, il figlio Guido (morto diociottenne) donandola al Comune, nel 1903, in occasione dei solenni festeggiamenti del primo centenario della rappresentazione della Madonna delle Grazie. La fontana conduce il visitatore presso la Chiesa di San Giovanni e Paolo (edificata, nel 1930, sulle spoglie di quella distrutta dal violento terremoto che sconvolse la Marsica nel 1915).
Continuando si arriva ad ammirare la Chiesa di San Bartolomeo. Importante meta di culto marsicana, fu depositaria, nel 1300, della “Bulla Indulgentiarum”. In quell’occasione Papa Bonifico VIII concedeva 40 giorni di indulgenza a chi l’avesse visitata in determinate festività.
Ultima tappa del percorso è il teatro comunale inaugurato nel 2004 presso l’ex “cinema Dante” nel centro storico del paese. Il 25 marzo del 2005 è stato intitolato a Nicola Calipari, funzionario del SISMI deceduto in Iraq qualche giorno prima. All’interno del teatro l’allestimento di alcuni reperti del Museo Civico (fondato il 21 ottobre 1986 dallo storico Fiorenzo Amiconi).
Al termine dell’avvincente percorso abbiamo raggiunto la prof.sa Francesca Graziosi organizzatrice della manifestazione insieme agli insegnanti Corrado Fasciani e Vincenza Nanni.

“Voglio sottolineare – dice – la bravura dei nostri ragazzi. Dietro alla buona riuscita di queste due bellissime giornate c’è, in primis, il loro impegno. Sono stati dei “Ciceroni” bravissimi. Hanno studiato con amore. L’amore – continua – che, infondo, li lega al loro paese. Colgo l’occasione per ringraziare l’amministrazione comunale che ci ha patrocinato. Ringrazio – conclude – anche e soprattutto lo storico Fiorenzo Amiconi. I suoi studi e il suo prezioso contributo sono stati fondamentali per la buona riuscita della manifestazione”.
Riscoprire il territorio è, certamente, un modo per imparare ad amare il nostro patrimonio artistico-paesaggistico. Riscoprire il territorio è, sicuramente, il modo migliore per imparare ad amare le nostre origini. Riscoprire, scoprire, equivale a essere consapevoli. Consapevoli… anche perché per citare Cicerone, l’originale, “ignorare tutto quello che accadde prima che tu nascessi equivale a restare sempre fanciullo”.
Alex Amiconi

Una galleria fotografica dell’evento:

Redazione - Il Faro 24

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