PESCARA – Dopo La città ideale di Luigi Lo Cascio, arriva il turno di Dobbiamo parlare e I cento passi. Questi i titoli dei due film in programma per CINEstatica a cavallo di Ferragosto: domani (martedì 14) e venerdì 17 alle 21.30 presso il porto turistico Marina di Pescara. Ingresso libero.
Si fa presente che il film di domani – causa annunciato maltempo – verrà proiettato in ogni caso all’interno del padiglione Becci.
Promossa in collaborazione con i Premi Flaiano – e Luca D’Ortenzio nel ruolo di direttore artistico – la sezione cinema di Estatica terminerà il 23 agosto con Buongiorno, Notte di Bellocchio e la presentazione dellibro“Salvate Aldo Moro, la trattativa e la pista internazionale” (Melampo Editore) scritto da Francesco Grignetti, giornalista de La Stampa, esperto di cronaca giudiziaria.
Uscito nel 2015 Dobbiamo Parlare è un film-commedia diretto e scritto (con Carla Cavalluzzi e Diego De Silva) da Sergio Rubini che nel film interpreterà anche uno dei protagonisti. La storia vede uno scrittore di successo, una gosthwriter, un chirurgo e una dermatologa. Due coppie di amici che trasformeranno un salotto di Roma centro in un campo di battaglia, il tutto a causa di un tradimento. Sul set anche Isabella Ragonese, Fabrizio Bentivoglio e Maria Pia Calzone.
Tutt’altro genere di atmosfera invece per I Cento Passi, di Marco Tullio Giordana. Un film drammatico, uscito nel 2000, che racconta la vera storia di Peppino Impastato e che viene riproposto per i 40 anni dalla sua morte. Conduttore radiofonico e attivista, nato a Cinisi, in Sicilia, a soli 100 passi dal boss della mafia Tano Balamenti, Impastato verrà ucciso lo stesso giorno dello statista Aldo Moro, presidente della DC. Con questo film ha fatto il suo esordio sul grande schermo Luigi Lo Cascio che nel 2001 vincerà il David di Donatello come Migliore attore protagonista.
“I miei occhi giacciono / in fondo al mare/ nel cuore delle alghe / e dei coralli – recita Lo Cascio ricordando una delle liriche di Impastato -. In quei versi c’era tutta la ricerca per il buono e per il bello e per una terra, la Sicilia, che ha amato così tanto da morirne” (fonte Rai Storia).