COMBATTELLI: POPOLI CAPOFILA DEI TERRITORI DELL’ENTROTERRA PER RIBADIRE IL NO AL TRAFORO DEL MORRONE

Ho presentato una mozione in cui impegno il Sindaco di Popoli ad incontrare formalmente il Sindaco del comune Vittorito e del comune Bussi sul Tirino al fine di procedere ad un’azione istituzionale congiunta circa le sorti del tratto ferroviario Roma-Pescara che prevede un traforo significativo nel monte Morrone, procurando un eventuale rischio ambientale ed escludendo dal tratto Popoli, la cui importanza non si limita solo a se stessa ma anche a tutti i comuni limitrofi che ne trovano punto di riferimento.
L’area attenzionata dal progetto è all’interno del Parco Nazionale della Majella, un sito di grande interesse comunitario, ma anche una zona dove è presente una delle faglie sismiche più pericolose d’Italia.
Ricordiamo inoltre che la stessa zona presenta le sorgenti del fiume Giardino, fonte importantissima poiché rifornisce di acqua ogni giorno la Val Pescara, Chieti e Pescara.

La mia mozione rappresenta un continuum di presa d’atto che già c’è stato da parte del Sindaco e dell’amministrazione comunale, infatti il 27 gennaio, durante una seduta, portando in aula il problema ho trovato concordanza d’intenti da parte del Sindaco, il quale ha aggiunto delle considerazioni assai condivisibili sul tema, per cui sono certa che sarà possibile trovare una soluzione congiunta dal momento che questa amministrazione è unita per tale situazione.
Ribadisco che venire incontro alle esigenze territoriali sia importantissimo poiché determina la possibilità di maggiori collegamenti e buone infrastrutture che mancano nel nostro Abruzzo (pensiamo anche alla soppressione del Frecciarossa causa covid, problema che incide particolarmente su lavoratori e studenti fuorisede), per cui è senz’altro importante promuovere progetti infrastrutturali che permettano un ammodernamento della regione, ma è necessario muoversi con buon senso e coscienza.
Sarebbe a mio avviso sbagliato prendere decisioni di questo tipo senza tenere in considerazione la pericolosità ambientale che toccherebbe al tracciato.
Noi ci batteremo con forza affinché la voce del territorio venga ascoltata, l’entroterra ha sofferto e soffre ancora di tanta indifferenza da parte delle istituzioni.

Redazione - Il Faro 24

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