Addio premio di risultato uguale per tutti al Cam, la società di gestione del ciclo idrico integrato della Marsica, imbocca decisamente la strada della “meritocrazia”. Il “quantum” del salario accessorio, quindi, non sarà più una tantum per tutti i lavoratori, ma sarà il frutto di una attenta valutazione di una serie di parametri, con in testa “il grado di soddisfazione degli utenti”, le performance tese a migliorare il servizio, l’incremento di produttività, redditività, innovazione ed efficacia, la riduzione dei costi, la cura dei materiali, di beni e mezzi aziendali, dell’immagine della società.
“Puntiamo a diventare una società modello”, afferma l’amministratore delegato del Cam, Giuseppe Venturini, che ha siglato l’intesa con i sindacali sulla nuova formula (26 parametri) che determina il premio di risultato meritocratico, “in linea con le direttive della riforma sulle partecipate illustrata dal Ministro Marianna Madia nella recente visita in sede”. L’obiettivo finale della governance del Cam –Paola Attili, Presidente; Giuseppe Venturini, A.d.; Armando Floris, consigliere-, in sintonia con i sindacati, è quello di “condividere un processo evolutivo e di sviluppo della società, che migliori anche le condizioni di lavoro e la crescita professionale dei dipendenti”.
Si volta decisamente pagina, quindi, al Consorzio Acquedottistico Marsicano, in linea con le direttive del consiglio di sorveglianza finalizzate a trasformare la società di gestione del ciclo idrico integrato in un’azienda virtuosa, in grado di assolvere al meglio al delicato incarico di gestore in “house providing”. L’intesa sul premio di risultato meritocratico siglata tra l’Amministratore delegato e le forze sociali è valida da maggio 2017 a dicembre 2020: sul rispetto delle regole vigilerà un team composto da 3 persone: 2 indicate dall’azienda; 1 dai sindacati.