CAM, Santilli attacca: “sono preoccupato per la situazione dei depuratori”

Celano. E’ Un Sindaco preoccupato Settimio Santilli che esprime preoccupazione per la gestione del servizio espletato dal CAM:“I dati rilevati e pubblicati dall’Arta in merito al mal funzionamento dei depuratori nella marsica, confermano le mie preoccupazioni sollevate qualche giorno fa sulla gestione delle acque reflue da parte del CAM, una problematica seria che riguarda non solo Celano, ma l’intera marsica”.afferma il Sindaco. “Alla luce degli ultimi dati torno ad affermare che esiste un elevato e reale rischio igienico sanitario per la nostra zona”, spiega il primo cittadino. “Questo è il risultato di una cattiva gestione tecnica del servizio di depurazione da parte del CAM. C’è molta apprensione per i risultati dei depuratori della zona di Celano , Avezzano ed Aielli e per le conseguenze che potrebbero ripercuotersi anche sul settore agricolo del fucino, ormai unico vero volano economico del territorio che deve essere salvaguardato con tutti i mezzi”. Santilli non ci sta e sottolinea come il CAM debba prendere immediatamente seri provvedimenti in merito, il controllo di gestione deve essere fatto non solo sui conti economici, ma soprattutto sull’efficienza dei servizi, affidandosi a manovalanza professionale e specializzata nel campo, perché i cittadini nella bolletta pagano anche la depurazione delle acque e i risultati di questo importante servizio non possono essere fuori norma. A Santilli si unisce anche il sindaco di Ovindoli, Simone Angelosante che chiede maggiore efficienza dei servizi soprattutto nell’aspetto tecnico, da parte del CAM, un ente, che dice, ha bisogno di una ristrutturazione interna. Il sindaco di Celano ha annunciato che da settembre il comune lavorerà con esperti giuridici in materia per portare fuori la città dal Consorzio. “Il percorso sarà comunque lungo e tortuoso dal punto di vista legislativo, ma mi auguro che anche gli altri sindaci prendano una posizione decisa su tale vicenda e prendano coscienza di questa situazione preoccupante. La gestione del sistema acqua è fallimentare in tutto il territorio regionale e non si può continuare a nascondere la polvere sotto il tappeto, il problema è reale e serio perché gli ultimi dati su base nazionale, confermano che le acque dell’Abruzzo sono tra le più inquinate”.

Redazione - Il Faro 24

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