“Che questo governo di centrodestra portasse avanti una gestione pessima della sanità abruzzese era sotto gli occhi di tutti, ma addirittura che riuscisse a fare peggio del precedente governo di centrosinistra è clamoroso”. Lo afferma il Vice Presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari (M5S), che spiega: “Dall’analisi delle oltre 900 carte del bilancio d’esercizio approvato dall’Azienda Sanitaria Locale di Pescara, con Delibera del 01/06/2020, n. 671, per la gestione dei tre ospedali di Pescara, Penne e Popoli emerge che il risultato del conto d’esercizio anno 2019 riporta una perdita di -10.923.000,00″.
“Un risultato che poteva presentarsi peggiore, se non fosse stato per i maggiori trasferimenti dalla Regione alla ASL di Pescara nel corso del 2019, quale quota parte del fondo sanitario nazionale. Infatti, nel conto economico troviamo che i fondi girati in favore della ASL di Pescara segnano un +3.337.083,00 rispetto all’anno precedente 2018. Se si analizzano le voci principali dello stato patrimoniale e del conto economico, chiuso al 31/12/2019 della ASL di Pescara, che più rappresentano lo stato di salute dell’Azienda, quali il rapporto prestazioni sanitarie rese tra pubblico e privato, i rapporti con gli erogatori privati, il saldo dei pagamenti dei fornitori e l’esposizione debitoria, troviamo che tutte registrano un segno negativo”.
“Ad esempio, se analizziamo la voce nel conto economico – Ricorso ad attività libero professionali per consulenze sanitarie, vediamo come queste subiscano un incremento di 201 mila euro, passando dai 2.166.000,00 del 2018 ai 2.367.000,00 del 2019. Così, come la voce Saldo intramoenia che passa dai 912.000,00 del 2018 ai 920.000,00 del 2019, con un incremento di 8.000,00. Quindi, è chiaro come nel sistema sanitario della ASL di Pescara le voci legate alle prestazioni aggiuntive, esterne e libero professionali, siano in aumento. Questo significa inefficienza del sistema sanitario pubblico nel soddisfare la domanda dei cittadini per l’erogazione di prestazioni sanitarie, costretti a rivolgersi a visite (intramoenia) o esterne all’azienda o in altri casi dove è la stessa Azienda a farne ricorso per soddisfare la domanda interna. A riprova del fallimento di questo governo nella gestione della sanità abruzzese, troviamo anche la voce Saldo mobilità che subisce una riduzione, passando dai 42.432.000,00 del 2018 ai 36.987.000,00 del 2019, con un taglio di 5.445.000,00. Ci troviamo davanti a una chiara visione di come il servizio sanitario regionale risulti poco attrattivo nei confronti dei cittadini, che spesso e volentieri preferiscono curarsi altrove. L’Azienda aumenta, inoltre, il Fondo rischi connessi all’acquisto di prestazioni sanitarie non istituzionali, per fronteggiare le problematiche connesse all’emissione delle fatture, che passa da 272.000,00 del 2018 a 1.824.000,00 del 2019, con un incremento di 1.552.000,00. Aumenta anche la voce Accantonamenti per cause civili e oneri processuali, che passa da 1.358.000,00 del 2018 a 6.379.000,00 del 2019, con un incremento di 5.021.000,00, per fronteggiare il contenzioso anche con i MMG. Altro aumento per la voce Spese legali e arbitraggio, che si attesta a 236.000,00 nel 2019, contro i 100.000,00 del 2018. Mentre, punti importanti, come la Medicina territoriale, subiscono tagli: la voce Medicina di base subisce un taglio d i-578.000,00, passando dai 35.654.000,00 del 2018 ai 35.076.000,00 del 2019. Anche le Prestazioni rese nell’assistenza territoriale subiscono una riduzione, passando da 3.802.048 prestazioni eseguite nel 2018 a 3.689.229 eseguite nel 2019, con 112.819 prestazioni in meno erogate nel corso dell’anno 2019. Per non parlare, poi, della situazione dei pagamenti dei debiti verso i fornitori, la cui voce nello stato patrimoniale subisce un incremento nel conto economico di 1.209.796,00, assestandosi a 128.697.052,00 del 2019 contro i 127.487.256,00 del 2018. Quindi una sanità che non riesce nemmeno a ridurre e pagare i propri debiti verso i fornitori che continuano a crescere. E cresce anche la voce relativa ai Mutui che si attesta a 210.104.087,00 nel 2019 rispetto ai 183.129.378,00 del 2018, con un incremento dell’indebitamento nel corso del 2019 di 26.974.709,00. Una gestione della sanità abruzzese da parte di questo governo regionale di centrodestra inefficace e inefficiente che ha fatto ripiombare la sanità abruzzese in deficit, con il forte rischio, fra non molto, di vederci nuovamente attenzionati dagli organi di controllo Ministeriali” conclude Pettinari.