Ogni anno, in Italia, più di 120 donne vengono uccise da uomini che conoscevano e che spesso dicevano di amarle. Per definire queste morti oggi si parla di femminicidio.
La scuola può e deve fare molto, perché le giovani generazioni sperimentino le forme di una possibile cultura e convivenza civile e non violenta fra uomini e donne. Il contesto scolastico è il luogo in cui gli studenti iniziano a fare società, a confrontarsi con l’altra/o, ad acquisire strumenti di conoscenza e consapevolezza di sé attraverso la cultura e i modelli che questa trasmette. Il 25 novembre molti sono stati gli studenti che sono scesi nelle piazze per manifestare contro il femminicidio.
Gli alunni del Liceo B. CROCE hanno scelto di manifestare da remoto, visto il particolare momento sanitario che stiamo vivendo. Oltre 900 alunni e 100 docenti si sono collegati su una piattaforma specifica per assistere alle attività proposte.
Ha aperto i lavori la Dott. Ssa Lucia Ottavi, editrice e direttrice responsabile della testata giornalistica IL CORAGGIO DELLE Donne, coadiuvata dalla Dott. ssa Emerita Cretella. La mattinata è proseguita con la visione di video riguardanti il tema. Particolarmente efficace è stato il video LA STORIA DI LAURA, realizzato dall’alunno Mattia Croce. Infine, c’è stata la visione del film YARA, dedicato alla tragica storia della tredicenne Chiara Gambirasio, barbaramente uccisa a Brembate. Un ringraziamento particolare va al Preside Attilio D’Onofrio che ha fortemente creduto nella manifestazione e ai rappresentanti d’istituto Vittorio Campanile, Federica Salvati, Oddi Oddi Matteo e Ferrazza Lorenzo che hanno egregiamente organizzato il tutto