Coordinatore Provinciale “Energie per Pescara” su situazione degrado e pericolo sociale nel quartiere Fontanelle

“In via Caduti per Servizio non servono 18 milioni di euro per fare piste ciclabili o trasformare i porticati in 4 appartamenti, ma serve un Presidio fisso di Forze di Polizia e servono sfratti immediati per liberare gli alloggi già esistenti, ma occupati abusivamente. Le parole dell’assessore alle periferie Cuzzi sono assurde e prive di senso: per replicare all’allarme sociale lanciato dai residenti della zona, ha annunciato soldi che al momento non ha in bilancio, progetti che non ha ancora preparato e soprattutto interventi che non risolveranno l’emergenza in atto. Delle due l’una: o l’assessore Cuzzi non ha cognizione alcuna della denuncia dei residenti del rione, o non ha alcuna idea di come intervenire e dunque getta fumo negli occhi, sperando che tra due giorni ci si sia dimenticati della vicenda. Noi non ce ne dimenticheremo: abbiamo già appuntato sulla nostra agenda quella urgenza sociale e nei prossimi giorni attueremo iniziative per accendere ulteriormente i riflettori sul ‘caso’”. Lo ha detto il Coordinatore provinciale su Pescara di ‘Energie per l’Italia’ Berardino Fiorilli in riferimento alla richiesta d’aiuto registrata da parte dei cittadini di via Caduti per Servizio.

“Che l’assessore Cuzzi non sappia neanche dove si trovi via Caduti per Servizio lo dimostra l’inopportunità del suo intervento – ha sottolineato il Coordinatore Fiorilli -: nella sua risposta ha infatti annunciato presunti interventi generici su Fontanelle, mentre il problema riguarda una zona specifica del quartiere, appunto via Caduti per Servizio. Una strada che è stata attenzionata per 5 anni e dove, come amministrazione di centro-destra, avevamo istituito un Presidio fisso della Polizia municipale, sia garantendo la presenza di un vigile urbano fisso, sia con la presenza quotidiana, costante, dell’Unità Mobile della Polizia municipale. A ciò si sono aggiunte 10 telecamere, posizionate nei punti più caldi, collegate con la sede del quartiere, oltre ad aver assegnato locali all’Associazione Codici e all’Associazione Manoppello Soccorso, che hanno rappresentato un ulteriore presidio di legalità. Non solo: in via Caduti per Servizio avevamo anche istituito uno Sportello dell’Ufficio Politica della Casa, con i nostri dipendenti che per due giorni a settimana lavoravano direttamente sul posto, per ascoltare i problemi degli inquilini degli alloggi popolari, ricevere segnalazioni circa eventuali occupazioni abusive, e risolvere i problemi in modo tempestivo. Tutto questo ci ha permesso di avviare un metodo di lavoro efficace per contrastare proprio il fenomeno delle occupazioni abusive degli alloggi popolari: oltre una cinquantina quelli liberati nel giorno stesso dell’occupazione e contestualmente riassegnati agli aventi diritto, tanto che gli stessi occupanti illegittimi si erano rassegnati e riconsegnavano spontaneamente le case al Comune e all’Ater. Sono bastati due anni e mezzo di governo Pd per cancellare tutto l’ottimo lavoro fatto e la macchina amministrativa rodata lasciata in eredità al sindaco Alessandrini: oggi le case si occupano e nessuno si preoccupa di farle liberare e soprattutto, stando alla denuncia dei residenti, via Caduti per Servizio è tornata a essere la via del degrado, della microcriminalità e dello spaccio di droga. Dinanzi a un allarme di tale gravità – ha proseguito il Coordinatore Fiorilli – l’assessore Cuzzi risponde raccontando la favola di 18milioni di euro che ancora non ha in mano, fondi presunti promessi dallo Stato per una generica ‘riqualificazione delle periferie’. A oggi, però, non ci sono progetti, non ci sono carte, non ci sono cantieri in partenza. Per ora siamo alle ‘intenzioni’, e pure quelle sono sbagliate: seppure quei 18milioni arrivassero domani, verranno usati per fare piste ciclabili, nuove strade, per realizzare qualche alloggio per diversamente abili, per la Città della Musica, che non si trova in via Caduti per Servizio, e qualche generico ‘intervento sociale’. Ma la priorità in quella zona è la sicurezza, altrimenti ogni opera pubblica realizzata, che siano piste ciclabili o nuove strade, non avrebbe alcun senso. I residenti hanno chiesto quell’ordine pubblico che non c’è più, hanno chiesto di adottare le misure per contrastare lo spaccio di droga, di ripristinare il posto fisso della Polizia municipale che è stato eliminato, hanno chiesto di liberare subito le case occupate abusivamente. Ma lo spaccio di droga in via Caduti per Servizio non si combatte costruendo una pista ciclabile a Fontanelle, ma con interventi sociali e di Pubblica sicurezza da realizzare sul posto. Vista l’inadeguatezza dell’attuale amministrazione comunale, Energie per l’Italia – Pescara chiede al Prefetto di convocare una seduta del Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza sull’emergenza in via Caduti per Servizio direttamente sul posto, per rendersi conto della situazione, allargando la partecipazione a una delegazione di residenti. Nel frattempo – ha proseguito il Coordinatore Fiorilli – promuoveremo iniziative per tenere alta l’attenzione sul quartiere”.

Redazione - Il Faro 24

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