Nei giorni scorsi la scoperta della Guardia di finanza. Il market raddoppiava i prezzi dei generi di prima necessità speculando sull’emergenza coronavirus. La Conad gli toglie la licenza.
La brutta storia ci arriva dalla provincia di Torino, dove un market , con logo CONAD,raddoppiava i prezzi dei generi di prima necessità, come pane, olio e pasta. Per non parlare della frutta: le arance da 1,30 erano arrivate a costare quasi tre euro. E le offerte da volantino erano inesistenti. Prezzi incrementati anche del 200 per cento. Una lunga lista di cartellini ingannevoli. Così se da volantino l’olio di oliva doveva essere pagato 3,59 euro nello scontrino arrivava a costare quasi 6 euro. Stessa cosa per la salsa di pomodoro offerta a 99 centesimi e che in realtà veniva pagata più di un euro e cinquanta. E poi il prosciutto, il caffè e anche il cibo per i gatti. Addirittura le offerte dei volantini non erano attuate, da qui la visita della Guardia di Finanza. Per questo il responsabile dell’esercizio commerciale è stato denuncia alla procura di Ivrea per «manovre speculative su merci», reato che prevede multe fino a 25mila euro e fino a tre anni di carcere. In un comunicato, l’azienda CONAD, ha annullato la licenza al referente.
“In un silenzio assordante di dolore, esiste sempre la belva che non ode e colpisce senza pudore le anime, già morte dall’esigenza” Luis Gabriel Garcia Ortega
fonte Corriere della Sera – Cronaca Torino