CORONAVIRUS, L’EPIDEMIOLOGO ANDREONI AVVISA: “L’EPIDEMIA STA TORNANDO NELLE CASE”

Massimo Andreoni, direttore dell’unità di Malattie infettive, ha fatto il punto sulla situazione coronavirus in Italia. “Qualche settimana fa i nuovi casi avevano una media di 25 anni. L’età media dei positivi oggi è salita a 35 anni. Questo vuol dire che dalla strada l’epidemia sta tornando nelle case”. Intervistato da Cusanto Italia Tv, l’infettivologo ha previsto che “man mano che la mediana dell’età salirà e inizierà ad arrivare a 40, 45, 50 anni, gli ospedali si riempiranno di più, le terapie intensive si riempiranno di più”.“Questa è la responsabilità che in questo momento i giovani hanno: sono i veri baluardi contro l’epidemia“, ha sottolineato l’esperto. “Il Sars-Cov-2 è un virus che si comporta in maniera anomala. Noi siamo abituati a vedere che nelle infezioni acute come influenza, raffreddore o polmonite, il virus ha una durata breve. Questo virus invece addirittura può rimanere nell’organismo per più di 100 giorni“.Covid, Andreoni: “Il coronavirus ci sta insegnando tante cose”“È un virus nuovo che ci sta insegnando tante cose. Non è facile dare delle risposte, è un mondo tutto da scoprire per noi. Abbiamo aspettato l’estate perché immaginavamo che questo virus si affievolisse, tendesse a scomparire. Questo non è successo, perché questo è un virus che si adatta perfettamente alle nostre cellule rispetto ad altri coronavirus”, ha spiegato Massimo Andreoni a Cusano Italia Tv.Il Sars-Cov-2 è “poco interessato del cambiamento climatico, anzi durante l’estate si è molto rinvigorito come numero di infezioni, anche a causa dei nostri comportamenti. In autunno noi staremo molto meno all’aperto e più in luoghi chiusi, questa semplice banalità aumenterà il numero di casi“, ha previsto l’infettivologo.L’ambiente chiuso, ha spiegato, “facilita il contagio. Quindi in quelle situazioni dovremo stare particolarmente attenti. Ogni volta che stiamo al chiuso dobbiamo mantenere degli atteggiamenti di distanziamento e uso delle mascherine ancora più attento di quello che facciamo attualmente”.Non solo cattive notizie sull’epidemia. Massimo Andreoni ha anche annunciato che la proteina lattoferrina, secondo uno studio in via di pubblicazione condotto dalle università di Tor Vergata e La Sapienza di Roma e dell’università di Padova, “sta dimostrando di avere un’efficacia contro Covid-19, riducendo i tempi di eliminazione del virus nei soggetti con pochi sintomi o paucisintomatici”.“I risultati in vitro evidenziano che il farmaco è stato in grado di bloccare l’attacco del Sars-Cov-2 alle cellule, mentre sull’uomo ha ridotto i tempi di eliminazione del coronavirus nei soggetti infetti paucisontomatici”, ha spiegato a Cusano Italia Tv. Lo studio ha coinvolto 50 soggetti, e ora “la sperimentazione si alllargherà a un campione più ampio, che comprenderà anche soggetti con sintomi maggiori“.La lattoferrina, ha spiegato Massimo Andreoni, “è un prodotto naturale che serve a stimolare la nostra immunità, molto presente nei neonati. Abbiamo visto che somministrando la lattoferrina si protegge molto l’immunità delle persone, e gli infetti da Covid riescono a liberarsi del virus molto prima rispetto a i soggetti che sono infettati ma non prendono questo prodotto”.“È una sostanza che nelle cellule va a chiudere le porte al virus. Un’azione che sembra molto promettente”, ha dichiarato ancora l’esperto a Cusano Italia Tv. “Ovviamente stiamo allargando gli studi, ma certamente è un dato molto interessante. Lo studio ha riguardato finora 50 persone affette da Covid, un numero ancora modesto, che necessita di ulteriori dati“.La lattoferrina è già disponibile “come ricostituente e si trova con molta facilità, ma dobbiamo aspettare risultati più ampi per avere ulteriori certezze”, ha concluso il professor Massimo Andreoni.

Massimo Mazzetti

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