COVID-19, A WUHAN, NEL SETTEMBRE 2019, UNA STRANA ESERCITAZIONE MILITARE CINESE PER SIMULARE UNA POSSIBILE MINACCIA BATTERIOLOGICA

Un mese prima dei Giochi delle Forze armate nella città cinese di Wuhan, si tennero esercitazioni militari per simulare una possibile minaccia batteriologica denominata proprio “coronavirus”.Il 18 settembre le autorità cinesi avrebbero organizzato, inoltre, un piano di risposta d’emergenza per l’aeroporto Tianhe di Wuhan nel caso si fosse riscontrato un passeggero colpito dall’infezione di quel nemico chiamato coronavirus. Ma come mai, tra tutte le possibile infezioni che possono colpire gli esseri umani, si scelse proprio il “coronavirus”? Che strana coincidenza! E sono proprio le tempistiche quelle che hanno creato un alone di mistero intorno allo scoppio dell’epidemia. Ne è un altro esempio la email spedita il 2 gennaio dall’Istituto di virologia di Wuhan al personale dei suoi dipartimenti. “Il comitato sanitario nazionale richiede esplicitamente che tutti i dati sperimentali dei test, i risultati e le conclusioni relative a questo virus non siano pubblicati su mezzi di comunicazione autonomi – si legge nella lettera, che prosegue specificando –  non devono essere divulgati ai media, compresi quelli ufficiali e le organizzazioni con cui collaborano. Si chiede di rispettare rigorosamente quanto richiesto”. In sostanza, leggendo quelle parole in controluce, il mondo non deve sapere. Il tutto deve rimanere secretato.

Massimo Mazzetti

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