Pur senza negare l’esistenza del coronavirus, ne aveva gravemente sottovalutato gli effetti, affermando di non sentire la necessità di indossare una mascherina. A distanza di neanche tre mesi, però, aveva iniziato ad accusare i principali sintomi del Covid-19 ed era risultato positivo, pochi giorni prima di morire, non ancora 38enne. Una storia che potrebbe suscitare facili (e deprecabili ironie), magari con discorsi impietosi sulla selezione naturale. Eppure, un fatto così tragico dovrebbe da un lato essere un monito su chi tende a sottovalutare la pandemia ma anche imporre silenzio e rispetto verso una vita umana stroncata prematuramente. Richard Rose, ex militare di Port Clinton (Ohio), avrebbe compiuto 38 anni il prossimo 25 luglio ma è morto il 4 luglio scorso, dopo aver contratto il coronavirus.L’uomo, come riporta anche l’Independent, viveva nell’unico stato, l’Ohio, che aveva scelto il lockdown per decisione del governatore repubblicano Mike DeWine, quando ancora non erano stati accertati casi di contagio. A fine aprile, Richard Rose aveva pubblicato un post che oggi suscita facili e maligne ironie: «Chiariamolo: non comprerò una c… di mascherina. Sono arrivato a questa decisione perché la pandemia è tutta una montatura, sono stanco di tutti questi spot sul coronavirus, basta negatività!».
Nelle settimane successive, con la fine del lockdown, Richard Rose si era poi concesso diverse giornate di relax, anche se non è dato sapere se, nelle molteplici occasioni di socialità, indossasse o meno la mascherina. Un fatto comunque relativo, perché la certezza è una sola: nel mese di giugno, il 37enne è stato contagiato dal coronavirus senza avere la minima idea di dove e come possa essere accaduto. Il 1 luglio, infatti, l’uomo aveva scritto su Facebook: «Sono stato molto male negli ultimi giorni. Ho i sintomi del Covid-19. Alla fine, stamattina mi hanno fatto il tampone. Dovrei sapere presto i risultati, voglio solo tornare a sentirmi bene!».Poche ore dopo, per Richard Rose era arrivato l’esito del tampone: «Bene, sono ufficialmente in quarantena per i prossimi 14 giorni: sono risultato positivo al Covid-19. Spiace perché avevo appena iniziato un nuovo lavoro». La situazione era diventata sempre più tragica col passare delle ore e, sempre su Facebook, l’uomo aveva di nuovo pubblicato un post: «Questa m***a di Covid fa schifo, sono qui seduto senza riuscire a respirare!».L’ultimo post di Richard Rose era stato pubblicato il 3 luglio, poche ore dopo l’ultimo aggiornamento sulle proprie condizioni di salute. Gli effetti del Covid-19 sul suo organismo si sono rivelati devastanti e lo hanno stroncato in pochi giorni. Sul profilo Facebook dell’uomo, negli ultimi giorni, si sono riversati tantissimi utenti che ironizzano sui post precedenti, mostrando una mancanza di sensibilità che forse dimostra come la pandemia non ci renderà persone migliori. Un amico dell’uomo, Nick Conley, ha spiegato ad un portale di informazione locale: «Terribile, abbiamo perso Richard ma l’aspetto ancora più tragico è che con le sue azioni irresponsabili potrebbe aver contagiato chissà quante persone».